21 giugno 2018

Ritratto di Leonardo, da giovanissimo. Ma l’attribuzione dell’Arcangelo Gabriele fa discutere

 

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Una scoperta che avrebbe del clamoroso. Una piccola quadrella con l’Arcangelo Gabriele di profilo, potrebbe essere l’opera più antica di Leonardo da Vinci pervenutaci. Non solo, perché, secondo le ricerche, si tratterebbe di un autoritratto del grandissimo artista che, quando l’avrebbe realizzato, nell’aprile del 1471, aveva diciotto anni. 
L’ipotesi è che la tessera sia stata realizzata nella fornace dei nonni paterni di Leonardo che, però, nel 1471, aveva già lasciato la casa dove era cresciuto e aveva completato gli anni di apprendistato all’officina del Verrocchio. Ma le prime notizie documentate si rintracciano nel 1499, quando la piastrella in terracotta di 20×20 centimetri giunse in Campania, nel patrimonio della nobile famiglia Fenicia di Ravello – tutt’ora proprietari – portata da Giovanna D’Aragona che, pare, l’avesse a sua volta ricevuta in regalo dallo stesso Leonardo. L’opera è stata presentata oggi a Roma, dopo anni di studi, prove scientifiche e artistiche, per accertarne la paternità ma l’attribuzione accenderà inevitabilmente le polemiche. 
«Non sappiamo se ne avesse fatte altre prima, ma è la prima in assoluto che abbiamo oggi, quindi un’opera straordinaria che va a colmare una lacuna. Il nostro cliché mentale è quello di un Leonardo della Gioconda, del Cenacolo, delle opere della maturità. Ma della sua giovinezza non abbiamo riferimenti se non un disegno del 1473», ha detto il professor Ernesto Solari, noto studioso di Leonardo e particolarmente a suo agio con le attribuzioni. Non è affatto d’accordo invece Martin Kemp, storico dell’arte oxfordiano, che già attaccò la National Gallery di Londra per una sospetta attribuzione della Madonna Litta: «Le possibilità che sia di Leonardo sono meno di zero». A favore della paternità leonardesca ci sarebbero una firma siglata, “LDV ib” e una data, 1471, mimetizzati sulla mandibola dell’Arcangelo Gabriele, uno dei soggetti più in voga in quel periodo. E in queste scritte, l’autrice della ricerca calligrafica, la grafologa Ivana Bonfantino ha trovato un rebus che indicherebbe non solo la paternità ma anche l’autoritratto. Solari ha affermato anche che numerosi test scientifici, tra cui la termoluminescenza, confermano la data del XV Secolo. 

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