26 giugno 2018

Sessanta artisti per raccontare lo spazio quotidiano degli oggetti. Ecco Venice Design

 

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Ho chiesto alle due curatrici Camille Guibaud e Anaïs Hammoud, quale fosse lo scopo di “Venice Design”, rassegna interamente dedicata al design contemporaneo, attualmente in corso a Venezia e collaterale all’avvio della XVI Biennale di Architettura. La mostra, mi hanno risposto, indaga la profonda relazione ontologica tra materia e spazio e lo fa servendosi dei lavori di circa 60 artisti provenienti da 30 paesi differenti che presentano in questa occasione le loro produzioni ed indagano il loro approccio verso il design. Maurice Merleau-Ponty, nella Phénoménologie de la perception, scriveva, a proposito del legame tra spazio ed essere: «Spazio che non fosse oggettivo e che non fosse unico non sarebbe uno spazio: non è essenziale allo spazio di essere “l’esterno” assoluto, correlativo, ma anche negazione della soggettività, e non gli è essenziale abbracciare tutto l’essere che è possibile rappresentare, giacché ciò che si vorrebbe posare fuori di questo sarebbe in rapporto con questo, dunque dentro questo?». 
Quindi, il sistema degli oggetti che caratterizza e modifica la nostra maniera di vivere si riconosce nella negazione di un’esistenza autonoma e trova spazio, e dunque significato, attraverso la correlazione con esso. È questa l’ottica che Venice Design intende mettere in luce attraverso le tendenze che caratterizzano il mondo del design di oggi e che influenzano la quotidianità di ognuno di noi. Alcuni degli artisti presenti, indagano le forme e i materiali in maniera completamente innovativa, altri offrono esperienze fisiche che si trasformano in esperienza anche per chi decide di visitare la mostra. Ying Gao, Mais Al Azab, Pharus Design, About a worker, sono solo alcuni dei nomi che partecipano a questa edizione 2018. La rassegna vede per la prima volta la partecipazione nazionale del padiglione del Pakistan ed offre inoltre la possibilità di scoprire gli innumerevoli artigiani che operano sul territorio veneziano attraverso la scoperta di 40 laboratori. Questa esposizione interdisciplinare intrisa di contemporaneità, non mancherà di suscitare un differente livello di coscienza spaziale e sensoriale. Da non perdere, per chi crede nel potere sociale e intellettuale del design. (Rachele Lombardo)
© photo Lorenzo Basadonna Scarpa

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