27 giugno 2018

A Parigi, negli spazi di Lafayette Anticipations, l’attualità raccontata dai giovani artisti

 

di

Lafayette Anticipations, spazio espositivo parigino creato da Rem Koolhaas/OMA, e aperto il 10 marzo scorso, accoglie “Il centro non può reggere”, una collettiva con una decina di giovani artisti internazionali. L’obiettivo principale di questa iniziativa voluta dalla Fondation d’entreprise Galeries Lafayette, è presentare e sostenere nuove creazioni d’arte contemporanea. Una promessa confermata dalla qualità di video, sculture, performance e installazioni che si dislocano lungo i tre piani di questo vecchio sito industriale, in cui si respira un’aria insolita, tra innovazione e temi scomodi di attualità. 
La mostra, curata da Charles Aubin, Anna Colin, Hicham Khalidi e François Quintin, s’ispira a The Second Coming, un poema di W.B. Yeats del 1919, che tratta del forte sentimento di disgregazione nella società nel dopoguerra e che si rinnova a cent’anni di distanza, non più in modo eurocentrico ma universale, esplorando la questione degli equilibri e non nelle varie sfere del potere. Si passa dunque da The infinite breathing between my hands, un’istallazione sonora di Julien Creuzet (Francia, 1986), realizzata con grandi conchiglie unite tra loro da legami fortuiti, clin d’oeil ai mezzi di comunicazione degli Aruachi dell’America Meridionale, al video di Danielle Dean (Usa, 1982), che esplora il concetto d’identità tra classe e genere, attraverso articoli per la casa venduti per corrispondenza anni fa del grande magazzino BHV. Si parla di riproduzione assistita nella Repubblica Ceca, Paese dove non è legiferata, nel bel film Reproduction Exile (2018) di Lucy Beech. Classe 1985, l’artista britannica presenta un’opera tra fiction e documentario intrisa di flashback, immagini oniriche e brevi dialoghi, in cui la protagonista intraprende da sola un viaggio per sottoporsi all’inseminazione assistita. 
Insomma, una collettiva da non perdere che accoglie anche le creazioni di Yuri Pattison (Irlanda, 1986), vincitore nel 2016 del Frieze Artist Award, o dell’architetto spagnolo Andrés Jaque, Leone d’argento alla Biennale di architettura di Venezia nel 2014, e co-curatore di Manifesta 12 Biennale di Palermo al fianco di Ippolito Pestellini Laparelli. Lafayette Anticipations, con questa mostra che termina il 9 settembre, si conferma come l’hic et nunc della creazione contemporanea a Parigi, tallonando il Palais de Tokyo che rimane comunque a oggi il tempio dell’arte contemporanea. (Livia De Leoni)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui