30 giugno 2018

Al Porto di Ancona, i silos di Blu ed Ericailcane saranno abbattuti. Ma è un arrivederci

 

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Erano diventate icone della street art internazionale, al punto da indurci a dimenticare la loro natura tanto instabile quanto preziosa. Stiamo parlando delle storiche opere realizzate da Blu ed Ericailcane sui silos del porto di Ancona nel 2008, nell’ambito della prima edizione di PopUp, festival che, negli anni, sarebbe diventato un punto di riferimento nell’arte urbana. Ma il 31 dicembre 2019 scadranno le concessioni alle società Silos Granari della Sicilia srl e Sai srl, che gestiscono i silos utilizzati per i traffici dei cereali nella darsena Marche dell’area commerciale del porto e, contestualmente, è stato approvato un piano regolare sulla futura destinazione dell’area che, nel complesso, ha una superficie di 33mila metri quadrati. E così, i 34 silos di Silos Granari Sicilia, alti 20 metri, e i 12 di Sai, di 44 metri, saranno abbattuti e con questi anche le opere ma non ci sono rimpianti, per un intervento che comunque porterà alla riqualificazione dell’area. D’altra parte, le opere di street art assecondano le trasformazioni dei luoghi che vi fanno da supporto e vanno incontro consapevolmente a un probabile disfacimento. Tutto infatti si è svolto in accordo con l’autorità portuale che, con il direttore Rodolfo Giampieri, ha anche fatto sapere che, insieme al Comune di Ancona, avvierà contatti con Blu ed Ericailcane per proporre un nuovo progetto, sempre nella zona del porto.

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