04 luglio 2018

Negritudine e problemi di coppia. Il Louvre dedica un tour al video di Beyoncé e Jay-Z

 

di

Più di 57 milioni di visualizzazioni su Youtube in due settimane ma il dato significativo sono quei 1.3 milioni di pollici in alto, contro gli appena 155mila pollici in basso. Insomma, l’ultimissimo video dei The Carters, al secolo Beyoncé e Jay-Z, ambientato al Louvre, è piaciuto veramente a tutti, al punto che il museo parigino ha pensato di realizzare una visita guidata appositamente dedicata alle opere che compaiono in APES**T. Non è la prima volta che il Louvre si apre a questi ritmi, visto che già aveva dedicato un approfondimento tematico alla hit di will.i.am, Mona Lisa Smile
Questo nuovo tour segue il video dei The Carters attraverso le 17 opere che vi compaiono, passando dal monumentale marmo bianco della Nike di Samotracia a Portait d’une negresse, di Marie-Guillemine Benoist, opera che destò grande scalpore al Salon del 1800 per il suo soggetto così sfacciato rispetto ai canoni accademici dell’epoca, una donna di colore, raffigurata evitando gli eccessi dell’esotismo e con composta dignità, per di più citando i ritratti alla moda di Jacques-Louis David. Infatti, il nuovo pezzo di Beyoncé e Jay-Z è una celebrazione dell’identità afroamericana, attraverso la riappropriazione dei simboli della cultura occidentale, interpretati secondo i canoni della Négritude, tra i movimenti politici e letterari dell’eredità postcoloniale più attuali. Il tour guidato dura 90 minuti – lo trovate qui, sul sito del Louvre – per ora è disponibile solo in francese e descrive in dettaglio ogni opera d’arte che compare nel video, contestualizzandola. Per esempio, L’incoronazione di Napoleone Bonaparte e di Giuseppina di Beauharnais, icona del neoclassicismo davidiano, può essere riletta come un riferimento, piuttosto piccante, ai problemi di fedeltà di Jay-Z che, però, sembra siano stati ampiamente rielaborati dalla coppia. 
L’operazione è coerente con l’impostazione del direttore Jean-Luc Martinez, che vuole rendere la vasta collezione del suo Louvre, già ampiamente visitata da persone provenienti da tutto il mondo, ancora più fruibile, leggibile e trasversale. L’anno scorso, più di due terzi degli 8 milioni di visitatori erano stranieri e la metà avevano meno di 30 anni. Non sono ancora cifre da Youtube ma la strada sembra essere quella giusta.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui