05 luglio 2018

Artefiera balla il Mambo. Situazione confusa ma l’assessore Matteo Lepore fa chiarezza

 

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Lorenzo Balbi sì, Lorenzo Balbi no. A giudicare dalla calma zen che traspare dai canali social di Artefiera, non sembrerebbe affatto ma la situazione è piuttosto ingarbugliata. La fiera bolognese, dopo aver perso Angela Vettese, sembrava dover trovare nel direttore del Mambo una nuova guida e, invece, secondo Matteo Lepore non sarà così o, almeno, non proprio. L’assessore al Turismo e alla Cultura è intervenuto sulle pagine del Resto del Carlino per provare a fare chiarezza: «Balbi non sarà il direttore di Artefiera. Abbiamo discusso a lungo con Bologna Fiere e il cda dell’Istituzione Musei. Balbi ha l’incarico come curatore artistico del Mambo e proseguirà questo lavoro». 
Quindi Balbi non c’entra nulla? Non esattamente, in effetti il suo contratto è vincolato a Bologna Istituzione Musei ma il ruolo stesso lo pone a metà tra fiera e Comune. Ricordiamo infatti che è lui il curatore di Artcity, il programma di eventi diffusi in vari luoghi di Bologna e che si svolge a latere di Artefiera, e la sua influenza si farà sentire in qualche modo: «Abbiamo in mente una squadra che potrebbe occuparsi di Artefiera, ovviamente con un direttore artistico a capo scelto dalla Fiera, da legare al tema di lavoro congiunto che lavorerà sul territorio. Un comitato scientifico super partes: netta distinzione tra parte curatoriale e parte più commerciale. La mia richiesta di impegno e coraggio rimette in discussione meccanismi consolidati: se la Fiera accettasse noi metteremmo a disposizione le competenze di Mambo e dei musei». Quindi, una sorta di direzione condivisa, con una sezione manageriale – i cui profili saranno da valutare e che raccoglierà un’eredità di 126 milioni di fatturato, +19% rispetto al 2015 – e una artistica, che ovviamente dovrà conoscere bene il settore, con disponibilità a dialogare con il territorio, per coinvolgere la città in un progetto organico, di ampio respiro e scandito in diversi appuntamenti nel corso di tutto l’anno. Dunque, un equipaggio nutrito e che interloquirà con il Mambo in via privilegiata. «Il Mambo ha la leadership dell’arte in città: Balbi come curatore non solo della galleria d’arte moderna ma terminale tecnico della nuova strategia. Una sorta di capoprogetto».
Nomi? Per il momento non sono ancora pubblici e il tempo fugge ma, secondo Lepore, è solo questione di giorni.

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