10 luglio 2018

Il tempo presente, raccontato dal corpo. Il Festival Bolzano Danza parte dal Museion

 

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Un presente irrequieto, raccontato dall’espressione di corpi performativi, prestanti, sensoriali, inattesi. La 34ma edizione del festival Bolzano Danza/Tanz Bozen, in programma dal 12 al 27 luglio, diretta da Emanuele Masi e arganizzata dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, sarà proiettata sul mondo e aperta al dialogo, per incontrare nuovi pubblici e offrire esperienze alternative del nostro tempo. 35 rappresentazioni, di cui sei in prima nazionale, due in prima assoluta e quattro coproduzioni, compongono il cartellone 2018, ospitato nelle sale del Teatro Comunale, al Museion-Museo di arte contemporanea di Bolzano, in centri nevralgici e parchi cittadini nonché al NOI Techpark, a Vadena e Renon. Novità di quest’anno è la presenza di un guest curator per l’ideazione degli eventi Outdoor, Michele Di Stefano, coreografo e guida del collettivo mk, Leone d’Argento per l’innovazione alla Biennale di Venezia 2014 e già conosciuto dal pubblico del festival per il progetto della Museion Media Façade 2014. 
Numerosi gli artisti dell’ambito performativo italiano, quali Roberta Mosca e Canedicoda, Strasse, Maurizio Saiu, Fabrizio Favale, Claudia Castellucci. Al Teatro Comunale è invece protagonista la coreografia con i grandi nomi della scena internazionale: Bill T. Jones, Michael Clark, Ohad Naharin, Helena Waldmann, Eric Gauthier, Marco Goecke, Boris Charmatz, Virginie Brunelle, Roberto Zappalà, Alessandro Sciarroni, Michele Di Stefano, Lali Ayguadé e Dunja Jocic. L’ouverture del Festival, come consuetudine da diverse edizioni, si svolgerà a Museion, giovedì, 12 luglio, con il progetto site specific Argon, firmato dal coreografo Fabrizio Favale in collaborazione con il collettivo multimediale ZimmerFrei. Ogni giovedì, durante il festival, Argon assumerà nuove sfumature e declinazioni, dialogando con gli stati della materia e l’edificio di Museion. Le danze al Comunale si aprono il 13 luglio, con Bill T. Jones che, con la sua storica compagnia americana, presenta Story/ e D-Man in the Water, due capolavori del suo repertorio, che mettono in dialogo il movimento con la musica di Schubert e Mendelssohn, eseguita dai Solisti dell’Orchestra Haydn. Gradito ritorno quello di Helena Waldmann, mentre debutto assoluto per la compagnia di Roberto Zappalà e prima volta a Bolzano Danza anche per la serba Dunja Jocic. 
Qui il programma completo.
In home: Bill T. Jones, D-Man, foto Paul B. Goode 
In alto: Helena Waldmann, Gute Pässe Schlechte Pässe

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