Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Un incendio è scoppiato ieri nel cuore di Chelsea, fulcro delle gallerie d’arte di New York. Il bagliore è iniziato al secondo piano di un edificio a due piani al 521 West 21st Street, stando alle dichiarazioni di un portavoce dei Vigili del Fuoco di New York.
Il building interessato avrebbe un magazzino della veterana delle galleriste Paula Cooper.
La causa del fuoco sarebbe da ricondurre a un gusto elettrico, e non è chiaro se le opere siano state danneggiate.
Quattro gallerie nell’area hanno confermato che il loro staff era stato evacuato poco prima di mezzogiorno, e durante tutta la giornata Tina Kim, Paula Cooper e Tanya Bonakdar, sono rimaste chiuse.
Bonakdar sembra invece abbia subito danni causati dall’acqua dal sistema antincendio (acqua) e il personale ha detto che stavano aspettando la loro compagnia di assicurazione per valutare il danno.
Paula Cooper Gallery, nel frattempo, si sta preparando a trasferirsi temporaneamente dalla sua sede in un nuovo spazio sulla West 26th Street (ex Robert Miller Gallery). La nuova location, che la galleria occuperà per i prossimi tre anni, prevede l’apertura a metà settembre. La galleria, che rappresenta titani della storia dell’arte tra cui Hans Haacke e possiede le real estate di Bruce Conner e Sol LeWitt, è stata una delle prime gallerie a trasferirsi a Chelsea da Soho, nel 1996.
Fonte: Artnet