27 luglio 2018

I murales privati di Berlino ritrovati

 

di

Nel cortile di un palazzo di Berlino si intravedono ancora le vestigia di un murale di un paesaggio alpino del 19esimo raffigurante un ponte, un lago, un rifugio e cime innevate. Dipinto intorno al 1904, è stato sbiancato dal sole e lavato dalla pioggia nel corso del secolo. La sua pittura si è incrinata e si è staccata, e l’intonaco si è sbriciolato.
Siamo in Erich Weinert Strasse nel distretto di Prenzlauer Berg, e il murale è uno dei tanti creati per i complessi residenziali costruiti alla fine del XIX e all’inizio del XX secolo per raccogliere il flusso di migranti nella Capitale tedesca in piena espansione. I dipinti offrivano ai residenti una tregua virtuale dalla sporcizia, dallo squallore e dal ritmo frenetico della metropoli.
I dieci murales sopravvissuti hanno attirato l’attenzione della Berlin Heritage Authority, che sta esaminando la fattibilità del loro restauro. “Senza far nulla, c’è il pericolo che scompaiano nei prossimi anni”, afferma York Rieffel, il capo responsabile del progetto che sta lavorando con Konstanze von zur Mühlen, consulente del patrimonio e fondatore della società privata AM Restore.
Mühlen afferma che il restauro sarà “low-key”, finalizzato ad aumentare la “leggibilità” del murale piuttosto che cercare di restituirlo a uno stato originale che non è documentato. L’intonaco e le crepe saranno riempiti e sigillati usando tecniche di agugliatura. Una sfida particolare sarà trovare un sigillante per l’intonaco che non danneggi i disegni dell’epoca, dipinti usando una tecnica fresco-secco con pigmenti e olio. 
Solo nel 1995 restavano almeno 25 murales, come documentato da Werner Brunner nel suo libro del 1996 “Verblichene Idyllen (Faded Idylls)”. Ma molti sono andati persi nel boom edilizio che seguì la caduta del muro di Berlino. I nomi degli artisti dei dieci murales rimasti, che mostrano paesaggi, elementi architettonici e scene dell’opera o del teatro, si sono persi nella storia. Rieffel ipotizza che siano stati pittori del teatro ad averli creati.
Dove i murales sono invece indicati come patrimonio protetto, i proprietari delle case devono contribuire a pagare per il loro restauro. 
“Per quanto ne sappiamo, questi murales sono unici per Berlino”, dice Rieffel. “Sono un pezzo di storia della città”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui