03 agosto 2018

Il MUSIC ART PARK FVG

 
Il Music Art Park FVG porta l’experimental e minimal music nella collezione d’arte contemporanea dell’Art Park di Verzegnis, nel verde delle montagne della Carnia

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Tra le montagne della Carnia esiste un luogo incantato che, nei giorni del 23-24 giugno scorso, si è riempito di musica grazie a un progetto nato dalla volontà e dalla tenacia di una giovane curatrice friulana Eva Basso e organizzato con la pianista Agnese Toniutti. MUSIC ART PARK FVG è il nome di questo festival che, per un weekend, ha animato gli spazi dello spettacolare Art Park di Verzegnis. Questo parco d’arte contemporanea nasce grazie alla volontà di Egidio Marzona che, nel 1989, decide di ampliare la sua già ricca collezione commissionando delle opere in grado di instaurare un forte dialogo con la natura circostante. Da allora il collezionista ha invitato ed esposto in Carnia le opere di alcuni tra i maggiori artisti internazionali dell’epoca, tra cui Carl Andre, Robert Barry, Dan Graham, Sol LeWitt, Richard Long, Bruce Nauman, Richard Nonas e Lawrence Weiner. Nasce così l’Art Park, un vero e proprio “museo” all’aperto privo di delimitazioni fisiche e liberamente fruibile ai visitatori, che nulla ha da invidiare ai parchi d’arte contemporanea più famosi. Un progetto ambizioso quello di MAP FVG che si inserisce in punta di piedi in questo contesto già molto ricco e prendendo spunto dagli events del movimento Fluxus e dagli happening di John Cage, per mettere in relazione le opere presenti nel giardino con la musica ispirata al periodo di appartenenza delle installazioni. Così attorno alle opere che popolano il giardino si sono svolte coinvolgenti performance musicali e artistiche: dall’installazione partecipativa dell’artista Isabella Pers legata all’acqua che ha invitato i partecipanti a diventare autori delle sue forme non visibili, alle performance musicali di Deborah Walker, Alessandra Giura Longo, Christian Pruvost e Agnese Toniutti che si sono mossi nello spazio del parco in un’azione, un po’ concerto, dialogando con le opere e con i visitatori coinvolti in un magico “rituale” di gruppo; infine in serata “Special Cage”, chiaro omaggio al compositore, musicista e artista John Cage, con Toniutti, Veniero Rizzardi e Paolo Zavagna, e poi “Just  Intonation”, con Werner Durand e Antonio Della Marina in una delle case della Famiglia Marzona, eccezionalmente aperte per l’occasione. A completare il quadro bisogna poi ricordare l’escursione alla Cava del Marmo Rosso, le attività didattiche per i bambini, le visite guidate multimediali, i talk che hanno animato questi luoghi e l’attenzione riservata ai prodotti del territorio grazie anche alla ricca degustazione organizzata in collaborazione con SlowFood. Un festival completo che ha animato un luogo altrimenti spesso silenzioso e che ha dimostrato come sia possibile fare cultura anche in luoghi apparentemente decentrati, grazie anche al coinvolgimento attivo della comunità locale, nella speranza di una seconda edizione che ancora di più faccia conoscere questa realtà e questo modo di fare arte, abbattendo quella distanza che spesso di frappone tra il pubblico e le diverse espressioni della contemporaneità. (Anna Chiara d’Aloja)
INFO
www.mapfvg.com

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