03 agosto 2018

I quattro minuti di Sgarbi contro la soppressione delle domeniche gratuite, e contro i divieti della “dignità”

 

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“È nei musei che si forma l’antidoto con la ludopatia! Perché invece di vietare la conoscenza lenta che forma le coscienze non apriamo musei, biblioteche? È questo l’antidoto. E non possiamo nemmeno vietare i vizi”.
Educarsi per non perdere di vista il “vero gioco”, quello della conoscenza. E ancora “Cinque Stelle che vogliono chiudere musei gratis per farli pagare”. “Che alternativa avranno i ragazzi a cui vietiamo tutto? Ora se chiudiamo anche i musei gratis alla domenica cosa potranno fare se non andare a cercare le slot machine nei bar? Se volete che i giovani non si rimbecilliscano completamente i musei, i luoghi della cultura, vanno lasciati aperti, liberi, gratuiti”.
È un’arringa accorata e densa di lucide verità quella di Vittorio Sgarbi, deputato per Forza Italia, rispetto agli emendamenti del Decreto Dignità (quelli dell’opposizione tutti respinti), che finisce però alla ribalta delle cronache per i toni accesi del più polemico e televisivo dei “critici d’arte”, che finisce con un “Avete rotto i co*****i” rivolto ai grillini.
E stavolta, non possiamo che essere d’accordo con l’Onorevole.

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