15 agosto 2018

Martin Puryear rappresenterà gli Stati Uniti alla prossima Biennale d’Arte di Venezia

 

di

Il Bureau of Educational and Cultural Affairs ha appena annunciato che Martin Puryear rappresenterà gli Stati Uniti alla prossima Biennale d’arte di Venezia, mentre la curatrice sarà Brooke Kamin Rapaport, vice direttore e senior curator di Madison Square Park Conservancy, ente non-profit che si occupa del programma pubblico del celebre parco newyorchese e che commissionerà l’opera all’artista settantasettenne. La notizia si è fatta attendere con molta trepidazione ed è arrivata con un insolito ritardo di diversi mesi, anche se qualche giorno fa era stata anticipata, ma solo in via ufficiosa, da un tweet di Jerry Saltz che come al solito si dimostra una fonte bene informata. 
Conosciuto per le sue enormi sculture e installazioni ambientali, realizzate spesso con legno, pietra e ferro, Puryear ha esposto in musei e istituzioni come il MoMA di New York, che gli dedicò una retrospettiva nel 2007, la National Gallery of Art e lo Smithsonian di Washington, il San Francisco Museum of Modern Art, il Modern Art Museum di Fort Worth e l’Art Institute di Chicago. Non è la prima volta che Puryear è stato scelto per incarichi istituzionali, come per la Biennale di San Paolo del 1989, quando si aggiudicò anche il Grand Prize, e recentemente è stato impegnato nella realizzazione di una grande scultura per l’ambasciata statunitense a Pechino. Nel 1992 ha esposto a Documenta e nel 2012 Barack Obama gli consegnò la National Medal of Arts. 
Secondo artista afroamericano a rappresentare gli Stati Uniti, dopo che, nel 2017, la scelta cadde sul più giovane Mark Bradford, non ci sono ancora dettagli sul suo progetto, che per la prima volta è affidato a un ente che si occupa esclusivamente di arte pubblica, come il Madison Square Park Conservancy con il quale, peraltro, Puryear aveva già collaborato nel 2016, per Big Bling, monumentale scultura di legno e foglia d’oro. Si sa solo che, oltre alle opere per gli spazi del palladiano Padiglione statunitense, costruito nel 1930 da William Adams Delano e Chester Holmes Aldrich, saranno progettate anche installazioni per l’area esterna.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui