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Sperimentale, documentario, narrativo, l’evoluzione cinematografica del cortometraggio ha vissuto un’evoluzione simile a quella letteraria del racconto che, uscito dall’ombra del romanzo, è ormai considerato un genere a tutti gli effetti, con un proprio linguaggio e una sua struttura peculiare. E in Italia gode di ottima salute, come dimostrato dalla grande attenzione per I Love GAI-Giovani Autori Italiani, il concorso nato nel 2015 da un’iniziativa SIAE in collaborazione con Lightbox, diventato uno dei progetti più importanti a sostegno del nuovo cinema italiano.
Chi sarà il vincitore di quest’anno? Lo sapremo il 31 agosto, in concomitanza con la 75ma Mostra del Cinema di Venezia, quando i quindici cortometraggi diretti da sedici registi emergenti italiani sotto ai quarant’anni – uno dei film finalisti è diretto a quattro mani – verranno proiettati il prossimo al Cinema Astra, dalle 14.30 alle 19, per una maratona di corti a ingresso libero: Acquario, di Lorenzo Puntoni, Birthday, di Alberto Viavattene, Come la prima volta, di Emanuela Mascherini, Così in terra, di Pier Lorenzo Pisano, Denise, di Rossella Inglese, Framed, di Marco Jemolo, Il nostro limite, di Adriano Morelli, Il tratto, di Alessandro Stevanon, Io non ho mai, di Michele Saia, Insetti, di Gianluca Manzetti, Magic Alps, di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, Odio il rosa!, di Margherita Ferri, Parru pi tìa, di Giuseppe Carleo, Pipinara, di Ludovico Di Martino, Storia triste di un pugile scemo, di Paolo Strippoli.
La prima selezione è stata ponderata da Jacopo Chessa, Andrea Purgatori e Mara Sartore, mentre la giuria, composta da Giuseppe Gagliardi, Levante, Gregorio Paonessa, annuncerà il vincitore la sera del 31 agosto, nei magici spazi dell’Hotel Hungaria, luogo storico ed emblematico del Lido.