28 agosto 2018

Bruegel senza casa. Il governo belga blocca il progetto del museo e scoppia la polemica

 

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Quando c’è di mezzo la burocrazia, anche i personaggi più importanti devono cedere il passo. La Bruegel House, museo dedicato alla vita e alle opere del grande Pieter il Vecchio, doveva essere inaugurata nell’ottobre 2019, a Bruxelles, come fulcro delle manifestazioni per il 450mo anniversario della sua morte. Ma una regola finanziaria che previene l’eccesso di spesa ha portato alla sospensione del progetto, nonostante non siano stati richiesti fondi pubblici. 
L’idea di trasformare in un museo all’avanguardia una casa del XV Secolo, situata nell’antico quartiere di Marolles, dove il grande maestro sarebbe vissuto fino alla sua morte avvenuta nel 1569, era venuta al Royal Museum of Fine Arts – che di Bruegel, in collezione, ha opere come l’Adorazione dei Magi e il Paesaggio invernale con pattinatori – e al Toerism Vlaanderen, il comitato turistico fiammingo, che unendo le forze avevano stanziato 2,7 milioni di euro. Tuttavia, in base alla regola secondo la quale tutte le spese delle varie agenzie federali superiori a 50mila euro devono essere approvate dal Parlamento, per procedere è necessario ottenere prima l’autorizzazione del governo centrale. Ma in questi giorni è emerso che il permesso non era stato concesso. «Non chiediamo soldi. La strana situazione è che abbiamo 5 milioni di euro nelle nostre riserve ma, con questo regolamento finanziario, non possiamo usarli», ha dichiarato Samir al-Haddad, portavoce dei Musei reali, al Guardian. 
La questione è spinosa e riguarda non solo le manifestazioni relative all’anniversario di Bruegel ma anche il complesso ordinamento giuridico e amministrativo del Belgio, una monarchia parlamentare federale caratterizzata da organismi interni, cioè tre regioni e tre comunità, che hanno competenze specifiche. Tuttavia, non c’è nessuna prevalenza della normativa federale su quella regionale e i conflitti di competenza e di interesse sono risolti dalla Corte Arbitrale e dal Comitato di concertazione. 
«Il progetto non è abbandonato, per il momento è sospeso. Stiamo ancora cercando una soluzione», ha continuato al-Haddad. La situazione rimane comunque tesa e a gettare benzina sul fuoco è l’assessore alla Cultura di Bruxelles, Karine Lalieux: «Questa manovra è un insulto a Bruxelles e ai Musei Reali, che lavorano a questo progetto già da diversi anni».
Una soluzione alternativa potrebbe essere trovata ma sarà difficile sistemare tutto entro il 2019 quando, a prescindere dalla casa-museo, si darà il via alle celebrazioni dedicate a Bruegel.

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