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Più libertà per le #GiornateGratisNeiMusei. A scriverlo a chiare lettere e con un puntuale utilizzo di hashtag è il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, dalla sua pagina Facebook. Nella dichiarazione, rilasciata a margine di un incontro con i direttori dei musei, Bonisoli ha spiegato che le giornate di gratuità andranno modulate a seconda delle esigenze del sito, delle caratteristiche del territorio di riferimento, del flusso turistico e del periodo dell’anno, «con particolare attenzione alle persone che non possono permettersi di andare al museo». Le indicazioni sono state recepite dagli stessi direttori, che hanno riferito delle criticità implicite nel sistema dell’obbligatorietà delle prime domeniche del mese.
«In tutte le prime domeniche gratuite, oltre il 40% di cittadini e turisti sono entrati nei primi dieci musei e siti archeologici italiani, con problemi di ordine pubblico, sicurezza e fruibilità dei monumenti. Tra questi il #Colosseo, #Pompei e gli #Uffizi. In oltre 160 altri musei e siti archeologici aperti, invece, sono entrate meno di 100 persone», ha continuato il ministro. «È anche questo il patrimonio straordinario che va promosso e fatto conoscere a italiani e turisti, non solo i grandi musei che, invece, vanno resi accessibili ai cittadini in momenti in cui possono realmente goderne».