30 agosto 2018

Basta petrolio nei musei. O quasi

 

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Dopo 18 anni di “comunione” questo mese si conclude la sponsorizzazione della Shell con il Van Gogh Museum di Amsterdam. Ma il museo olandese non è l’unico a chiudere il contratto con la casa petrolifera: anche il Mauritshuis all’Aia ha deciso di smettere di collaborare con la stessa compagnia: “decisione reciproca”, stando ai comunicati ufficiali. 
Axel Rüger, il direttore del Van Gogh, ha espresso gratitudine a Shell per “una collaborazione estremamente gratificante”.
I collegamenti del Mauritshuis e del Van Gogh Museum con Shell sono stati spesso attaccati dagli attivisti di attivisti Fossil Free Culture group, che ha anche inscenato proteste. La sua portavoce afferma che “Piacerebbe pensare che i musei abbiano preso decisioni etiche”.
Dopo la “rinuncia” della Tate alle sovvenzioni targate BP – dal 2016 – forse qualcosa si muove. Anche se Oltremanica sia il British che la National Portrait Gallery continuando il loro rapporto con la compagnia inglese. 

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