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È scomparso mercoledì, 29 agosto, Silvano Campeggi, conosciuto con il nome di Nano, tra i più importanti artisti grafici della storia del cinema americano. A lui si devono le immagini iconiche dei cartelloni di film come Via col vento, Casablanca, Ben Hur, West Side Story, La gatta sul tetto che scotta, Colazione da Tiffany.
Nato a Firenze il 23 gennaio 1923, frequentò l’Istituto D’Arte di Porta Romana e studiò con Ottone Rosai e Ardengo Soffici. Dopo la guerra si trasferì a Roma e qui entrò in contatto con il pittore Orfeo Tamburi e con il cartellonista Luigi Martinati, definendo il suo interesse per la cartellonistica cinematografica e il suo stile. Il primo manifesto risale al 1946, per Aquila nera, di Riccardo Freda, e poco dopo la chiamata della Metro-Goldwyn-Mayer, proprio per Via col vento. Oltre 3mila i lavori realizzati, oltre che per la MGM anche per Warner Brothers, Paramount, Universal, Columbia Pictures, United Artists, RKO, Twentieth Century Fox.
Alla fine degli anni ’80, la decisione di tornare a Firenze dove, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, per il suo novantacinquesimo compleanno, era stato celebrato dall’amministrazione comunale, con il conferimento del Giglio d’oro. Nella stessa sala, nei mesi scorsi, era stata allestita una retrospettiva a lui dedicata, “Tra Divi e Diavoli”.