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Ha inaugurato il 22 settembre presso Villa Brentano, in via Magenta 25 a Busto Garolfo (MI), “Coincidenze”, doppia personale di Cristiana De Marchi e Alberto Magrin. La mostra sviluppa diversi punti di vista dei due artisti che convergono su tematiche che riguardano la contemporaneità e raccontano culture differenti, guidandoci verso un dialogo continuo. Il rapporto che si crea tra i due lavori tende ad un’armonia universale che prende il via prima di tutto da un’armonia individuale: una ricerca dentro di sé dell’equilibrio interiore riflesso sul mondo esterno attraverso le opere che ognuno mette in atto.
Per Alberto Magrin ‘coincidenza’ è ciò che determina lo stato d’essere dell’Uomo, in costante equilibrio con l’universo che, in occasione di questa esposizione, diventa possibilità di incontro: il caso diventa la legge più pura che possa esistere in natura, e che va oltre la natura stessa, manifestando il collegamento inscindibile tra relativo ed assoluto. Ed è proprio questa Co-Incindenza, per Magrin, la base di ogni legge scientifica, artistica, economica, politica e religiosa che determina o meno l’esistenza e la sussistenza di un essere umano. La teoria di Magrin diventa così un legante universale che, dal suo particolare punto di vista, potrebbe migliorare la ricerca, la crescita e l’evoluzione dell’umanità. L’interculturalità è una sfida, un percorso educativo, un’esperienza che contribuisce alla crescita tramite il confronto con il diverso. Il lavoro di Cristiana De Marchi esplora temi sociali e politici: memoria, identità, confini contestati e nazionalismi contemporanei. Tramite l’uso del video, della performance, del ricamo, ma soprattutto del tessuto, focalizza la sua ricerca sugli strumenti e le strutture del potere. La parola diventa protagonista, veicolo di messaggi, profezie ed epifanie e così, concetti quali ‘Religione’ e ‘Nazione’ diventano veicoli per riflessioni personali sui temi identitari e attuali.
La mostra sarà visitabile fino al 21 Ottobre 2018. Trovate tutte le info qui.