02 ottobre 2018

Mariani, storie di angeli e terremoti

 
Con la mostra dedicata a Marcello Mariani che si inaugura oggi a Roma, presso l’Ala Brasini del Vittoriano, si aprono le celebrazioni che l’anno prossimo ricorderanno il terremoto dell’Aquila del 2009, dove lo stesso artista perse casa e studio cominciando a realizzare opere quanto mai intense con i frammenti degli edifici distrutti dal sisma

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L’esposizione “Il Tempo dell’Angelo 1956-2014”, promossa dalla Regione Abruzzo e curata Gabriele Simongini, ripercorre quasi 60 anni di carriera di Marcello Mariani (L’Aquila, 1938-2017), un lungo tempo durante il quale l’artista si è imposto per la costante riflessione sulla pittura informale. Mostrando come la bellezza risieda nelle forme e non solo nella materia. Nelle sue opere l’artista abruzzese riesce a evocare una profondità, una spazialità che non appartiene agli altri, anche perché spesso vi aggiunge una sua spiccata sensibilità per la ricerca cromatica.
I lavori di Mariani in mostra da oggi a Roma al Vittoriano – grandi tele che ripercorrono decenni di lavoro, concentrandosi particolarmente sulle opere degli anni Duemila, con un prezioso nucleo tuttavia compreso fra il 1956 e il 1960 – ne testimoniano il precocissimo intento di raggiungere con il segno un risultato alla fine formale, per quanto nuovo. L’artista presenta uno stile assai personale in cui la casualità del gesto e la presenza fisica del pittore che agisce nel tempo sulla tela hanno una funzione creatrice e caratterizzante. Il risultato è, infatti, un’opera d’arte che arriva a tradire strane epifanie figurative, cioè delle “presenze angeliche” (da cui il titolo del progetto espositivo), acquistando nello stesso tempo bellezza potente e arrivando diritto all’emozione. 
Di particolare intensità sono le opere che Mariani creò dopo la terribile esperienza del terremoto che nel 2009 distrusse L’Aquila: «Senza dubbio, nella vita e nel lavoro di Mariani, si può parlare di una fase pre-terremoto e di una successiva, tragica e difficile. – scrive Simongini – Dopo aver perso studio e abitazione, lo si vedeva camminare in silenzio nella periferia dell’Aquila deturpata, lungo strade deserte di quartieri evacuati. E all’improvviso capitava di vederlo chinarsi per raccogliere polvere e frammenti di cemento, pezzi di intonaco frantumato. Li usava per creare nuove e bellissime opere astratte in cui c’è, anche fisicamente, tutta quell’apocalisse». Idealmente la ricostruzione dell’Aquila è cominciata proprio dal suo lavoro.
Ad accompagnare le grandi tele dell’artista, in mostra saranno esposte anche le fotografie di Gianni Berengo Gardin: 20 scatti realizzati prima del sisma che restituiscono uno spaccato di vita intimo e potente di Mariani.
INFO
Opening: ore 18.30
Marcello Mariani. Il Tempo dell’Angelo 1956-2014 
Ala Brasini
Complesso del Vittoriano, Roma
a cura di Gabriele Simongini
dal 2 ottobre al 4 novembre 2018
orari: tutti i giorni 9.30-19.30
ingresso libero
ilvittoriano.com

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