03 ottobre 2018

Padiglione Italia Venezia 2019: le dichiarazioni di Milovan Farronato e del Ministro Bonisoli

 

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Sulla carta, ma il progetto lo conosceremo solo a primavera, avremo un padiglione Italia degno di nota per la Biennale 2019, sintomo che forse – dopo anni di “abbandono” – il Ministero dei Beni Culturali (al di là di tendenze e colori di bandiera) ha imparato che “l’Internazionale d’Arte” della laguna è una roba seria; una “roba” che guarda tutto il mondo.

Sulla nomina di Milovan Farronato (nelle foto), curatore dalle esperienze internazionali e “non allineato”, qualcuno aveva storto il naso ma il Ministro Alberto Bonisoli aveva rassicurato tutti.

E in una intervista che leggerete a breve sulle nostre pagine, ci ha rivelato: «Quando ho incontrato Farronato gli ho detto “Faccia quello che le viene meglio” e gli ho detto di épater les bourgeois. D’altronde, l’arte contemporanea provoca dibattito e capita che a qualcuno non piaccia. Se questo valeva ai tempi Rubens, non vedo perché non debba valere adesso».

Oggi siamo sicuri che il Padiglione Italia 2019 farà discutere, ma siamo anche ben sicuri di avere di fronte tre nomi all’altezza delle aspettative, a partire da David che si era dato immediatamente per scontato nelle scelte del curatore.

“A cavallo tra due generazioni, le opere e le biografie di Enrico David, Chiara Fumai e Liliana Moro, sebbene molto diverse segnano significativi percorsi artistici contemporanei che si distinguono per spirito di ricerca tra passato e presente. I loro lavori spiccano per l’inestinguibile desiderio di esplorare territori in cui il quotidiano, la sopravvivenza, la tradizione e la narrazione hanno una forte presenza. Ho lavorato a stretto contatto con questi tre artisti nel corso degli anni, in occasione di mostre personali e collettive in Italia e all’estero, e sono felice di poter affiancare le loro pratiche in questa mostra su grande scala, che includerà lavori nuovi ma anche opere del passato”, ha riportato Farronato. Buon lavoro, e aggiornamenti in corso!

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