05 ottobre 2018

Swisshouse Rossa. La casa di Davide Macullo e Daniel Buren che affaccia sulle Alpi svizzere

 

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Rossa è un villaggio di poco più di duecento anime a trenta chilometri da Bellinzona. Qui sorge la Swisshouse Rossa, una “scultura abitabile” nata da un’idea di Mario Cristiani di Galleria Continua e realizzata dall’architetto svizzero Davide Macullo, in collaborazione con Daniel Buren. Costruita nel 2017, la living sculpture è stata inaugurata il 29 settembre 2018, alla presenza dei maggiori rappresentanti del Comune di Rossa e della Fondazione Rossarte. 
Notevole è l’armonia tra la moderna torretta con pianta a croce e il resto delle abitazioni circostanti, evidentemente più tradizionali nello stile e spente nei colori. Alta due piani, la struttura è interamente in legno, a eccezione del basamento in cemento, e presenta una facciata impreziosita da strisce verticali verdi e rosa su sfondo bianco, come segno distintivo dell’artista francese. Solo la presenza di porte e finestre svela la sua funzione abitativa, seppur il confine tra ambiente domestico e installazione d’arte permanente sia molto labile. 
«In realtà la Swisshouse Rossa fa parte di un progetto ben più ampio – ha spiegato Cristiani – perché l’intenzione è di produrre una sinergia tra architettura e arte che possa trovare ulteriore concretezza in futuro, in Svizzera come altrove, per realizzare le nuove città d’arte». 
Secondo l’architetto Macullo, «Senza l’arte quest’opera sarebbe da considerarsi incompiuta», perciò l’intervento di Daniel Buren può dirsi fondamentale. Dipingere l’edificio con i colori, siano essi primari o no, è un modo per restituirli alla natura e di raccontarla; in altre parole, se è vero che l’uomo e materia prima sono opere del creato, allo stesso modo è da considerarsi natura anche ciò che l’uomo crea. 
Poi l’attenzione si sposta allo spazio interno, caratterizzato dall’uso di un unico materiale, il legno, oltre a un monocromatismo che, insieme, contribuiscono ad affermare una forte essenzialità delle forme. Infine, uno sguardo all’arredo: le sedie Laleggera in rovere naturale di Alias rispecchiano l’intervento dell’uomo e delle sue tecnologie su un materiale tradizionale come il legno, le poltroncine Slim Lounge interrompono con delicatezza la monocromia dell’ambiente e offrono una comoda seduta per ammirare gli scorci alpini oltre le finestre. (Manuela Valentini)

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