05 ottobre 2018

Laura Gallon racconta Arte Laguna Prize. Tredici edizioni, novità e voglia di crescere

 

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Pittura, scultura e installazione, arte virtuale, arte fotografica, grafica digitale, video arte e cortometraggi, performance, arte urbana, land art. Sono praticamente tutti i linguaggi nei quali l’arte contemporanea può esprimersi e visto che Arte Laguna Prize vuole crescere ancora, per la sua tredicesima edizione ha inaugurato una nuova sezione di concorso, dedicata al design. Saranno quindi dieci le categorie alle quali ci si potrà iscrivere, fino al 27 novembre 2018. Quest’anno la giuria è formata da Flavio Arensi, Filippo Andreatta, Mattias Givell, Eva González-Sancho, Simone Pallotta, Richard Noyce, Enrico Stefanelli, Alessandra Tiddia, Vasili Tsereteli, Maxa Zoller, Alfonso Femia, Danilo Premoli e Igor Zanti, che è anche curatore generale del premio. La giuria selezionerà le opere di 120 artisti finalisti provenienti dalle varie categorie, che andranno in mostra dal 16 marzo al 7 aprile 2019, all’Arsenale Nord di Venezia. Tra gli autori delle opere esposte, la giuria individuerà sei vincitori, che si aggiudicheranno i premi in denaro per un montepremi totale di 42mila euro. Ci dice di più Laura Gallon, fondatrice del Premio, insieme a Beatrice Susa
13 anni di Arte Laguna Prize e riconoscimenti importanti come la medaglia del Presidente della Repubblica Italiana. Come ricorda i primi tempi del Premio, quando era ancora solo un’idea? Ci si aspettava un successo simile? 
«Io e Beatrice Susa (co-fondatrice del Premio venuta a mancare nel 2017) abbiamo sempre avuto molte cose in comune, prima di tutto la curiosità e l’entusiasmo. Lavoravamo insieme nell’ambito della pubblicità, attività che ancora continua con lo studio di comunicazione Arte Laguna, e tra i clienti vi erano alcuni galleristi, uno di questi davanti ad uno spritz ci disse: “Ci son sempre gli stessi artisti, ce li passiamo l’un con l’altro, ci vorrebbero proposte nuove, sconosciute, anche dall’estero” e così ci venne l’idea: perché non organizziamo una call for artists? Il primo anno hanno risposto alla call 420 artisti da tutto il mondo e chiedendo al Comune della città in cui aveva sede lo studio, a Mogliano Veneto in provincia di Treviso, abbiamo ottenuto una sede dove esporre le opere selezionate e abbiamo coinvolto 70 negozi del centro dove abbiamo dato visibilità agli artisti nelle vetrine e all’interno. L’anno successivo le partecipazioni sono salite a 1050, l’Associazione Commercianti ci ha notate e il format è stato replicato a Treviso, nei Musei di Santa Caterina e Palazzo Scotti e in 180 negozi dando vita a quattro cammini artistici dentro le mura della città e due mesi di appuntamenti con gli artisti. 
Il Premio Arte Laguna, dato anche il suo nome, non poteva non approdare in Laguna e così il terzo anno abbiamo fatto la mostra al Padiglione Paradiso ai Giardini di Venezia ed il quarto anno in tre grandi tese all’Arsenale ancora di proprietà demaniale. Da allora gli iscritti sono aumentati fino ad arrivare a diverse migliaia e sono arrivati anche i riconoscimenti istituzionali, un successo su cui abbiamo sempre creduto e per il quale abbiamo sempre lavorato molto e continuiamo a farlo. 
L’obiettivo di offrire una panoramica internazionale dell’arte contemporanea è stato raggiunto: ogni anno artisti da tutto il mondo, in maniera del tutto democratica, arrivano ad esporre a Venezia dopo un’attenta selezione da parte della giuria di professionisti internazionali. Con il Premio collaborano Istituzioni, Gallerie, Fondazioni, Aziende che realizzano nuovi progetti con gli artisti del Premio Arte Laguna ed è una soddisfazione sapere che nuove opere, nuove mostre, nuove sinergie… nascono proprio da qui. Siamo riuscite ad affermarci solo con le nostre forze, lavorando con un team che ha sempre creduto fortemente nella nostra mission, offrendo al pubblico una mostra su 3mila mq in una location unica ad ingresso gratuito e sostenendoci economicamente solo con le quote d’iscrizione degli artisti». 
Quest’anno il premio si amplia con una nuova sezione dedicata al design. A cosa è dovuta questa scelta? 
«Era da diversi anni che il desiderio di guardare oltre i confini dell’arte contemporanea percorreva i nostri pensieri e una delle nostre caratteristiche è quella di evolverci, fare sempre un passo avanti e distinguerci. Siamo sempre cresciuti un po’ alla volta e con la tredicesima edizione l’architettura della nuova sezione era pronta per essere presentata: Antrax IT collabora con noi a questo nuovo percorso, insieme anche a due giurati di fama e competenza come gli architetti Danilo Premoli e Alfonso Femia, oltre alla figura storica di Igor Zanti, curatore generale del Premio». 
Nella giuria figurano personalità di rilievo, nel panorama del contemporaneo, non solo italiano. Quanto è importante, nell’organizzazione di un premio, scegliere il giusto team? 
«Il team è sempre una parte fondamentale, ma nel nostro caso è anche un fattore di qualità di tutto il progetto. Formare la giuria è uno dei punti chiave per un premio, è sulle scelte dei giurati che si baseranno le selezioni per la mostra finale all’Arsenale e di cui rimane traccia nell’annuale pubblicazione che di anno in anno conserva le oltre 1300 opere che sono state esposte; per questo ricerca, dialogo, relazioni nel mondo dell’arte internazionale sono per noi un tassello basilare a cui dedichiamo mesi di lavoro. Inoltre per noi la giuria cambia di edizione in edizione proprio perché la mostra abbia sempre un sapore diverso e sia uno spaccato delle tendenze, delle novità e dello stato dell’arte». 
Per consultare il bando, si può cliccare qui.
In home: foto di Nicola D’Orta 
In alto: foto di Martina Dinato

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