L’equilibrio secondo Giulia Napoleone

Sono centoquattro le opere (tra dipinti, sculture, disegni, incisioni, libri d’artista, datati 1956-2018) di Giulia Napoleone (Pescara, 1936) selezionate e da oggi esposte a Roma, alla Galleria Nazionale, per evidenziare la nascita e gli sviluppi di un preciso linguaggio formale, dei paesaggi interiori, dei paesaggi “di puntini”, come li definisce lei stessa, di quella ricerca sulla complessità semantica che domina la scena intellettuale e artistica degli anni Sessanta, in cui l’artista opera con la sua personalissima lettura del reale mediata dalla poesia.

Attraverso la ripetizione di forme modulari geometrizzanti, stabilite programmaticamente, la loro ritmica compenetrazione delle campiture cromatiche e, quindi, il loro reciproco influsso, si esprime la sensazione ottica del dinamismo dell’autrice. È la conciliazione di essere e divenire, di materia fissa e fluida, di solidità e metamorfosi. Non è, dunque, mai una ripetizione monotona e meccanica di sé perché ognuna di queste variazioni, in un rapporto causa-effetto, genera un totale spostamento di tutti gli equilibri interni alla composizione. Alla ricerca di un coinvolgimento sensorio diffuso e “totale”. Scandito attraverso una ricerca segnica che esprime il sentimento di una perfezione matematica e, quindi, della bellezza che può essere decriptata, neoplatonicamente, attraverso la ragione. (Cesare Biasini Selvaggi)  

In alto: Giulia  Napoleone,  Urania  -Variazione, 1963-1964,  Collezione  o  proprietà  dell’artista

In homepage: Giulia  Napoleone,  Sogno  nel  sogno,  1991,  Collezione  o  proprietà  dell’artista