24 ottobre 2018

Cofanetto? No, opera d’arte. Francesco De Gregori, Chicca e Mimmo Paladino, per Anema e Core

 

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Colpo di fulmine tra Francesco De Gregori e l’arte contemporanea e, considerando il carattere schivo del grande cantautore, non deve essere stato un incontro banale. Infatti, per Anema e core, il suo ultimo progetto, De Gregori ha collaborato con un altro maestro, questa volta della Transavanguardia, cioè Mimmo Paladino, che ha realizzato una xilografia originale a custodia di un’altra opera, il vinile 10″ con due versioni, acustica e orchestrale, della canzone classica napoletana, cantata in duetto con la moglie, Alessandra Chicca Gobbi
La canzone fu composta originariamente nel 1950, dal musicista Salve D’Esposito e dal paroliere Tito Manlio, che ebbe l’ispirazione da un diverbio con la moglie, poi felicemente risolto. Cantata per la prima volta dal tenore Tito Schipa in maniera magistrale, in un perfetto napoletano da accademia, fu ripresa anche da Roberto Murolo e riscosse un successo clamoroso, anche ben al di fuori dei confini nazionali. 
Insomma, la storia fa sentire il suo peso e per questo De Gregori non ha lasciato nulla al caso, scegliendo di incidere il brano, già ascoltato a chiusura del concerto di apertura del tour 2017, nei Real World Studios di Peter Gabriel, a Bath, in Inghilterra. Ma attenzione, non si tratta di un cofanetto, almeno nel senso classico del termine. Anema e core sarà in vendita in edizione limitata a 99 esemplari, firmati da Paladino e da Francesco e Chicca De Gregori. Il prezzo è più vicino a quello di un’opera d’arte che a quello di un album: siamo sui 1200 euro. Ma è in uscita anche un’edizione pop(olare) del disco: 500 copie, sempre numerate ma con una copertina non realizzata da Paladino. Magari potrebbe essere un buon regalo, da tenere in mente per Natale, al posto dei soliti calzini. 
E comunque non è la prima volta che De Gregori sperimenta il dialogo con l’arte contemporanea, che era già avvenuto nel 2014, quando con Lucia Romualdi lavorò a Soundings, progetto presentato allo Studio Trisorio di Napoli e poi al MAXXI di Roma, dedicato alla rappresentazione simbolica del mare, con Cardiologia, brano tratto dall’album del 2006 Calypso, come sottofondo.

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