31 ottobre 2018

Io sono. Al PAN di Napoli, storie migranti raccontate negli scatti di Luisa Menazzi Moretti

 

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Venti ritratti fotografici di rifugiati e richiedenti asilo sbarcati in Italia, sono affiancati da testi che ne raccontano le drammatiche storie. Sono quelle di Adama, Mohamed, Jamal, Tresor, Mohammad, Mohammad Nour e sua moglie e i sei figli. Luisa Menazzi Moretti le ha raccolte per mesi, ascoltandole nei centri italiani dove oggi queste persone risiedono e poi le ha fotografate. Venti scatti per raccontare la storia di Muhamed, sfuggito alla lapidazione, del piccolo Joy scampato alla persecuzione di Boko Haram, della diciottenne Adama, promessa sposa a un amico ancora minorenne dello zio. Afghanistan, Pakistan, Siria, Nepal, Libia, Gambia, Nigeria, Senegal, Egitto, Congo, Mali, Eritrea, Etiopia, vengono da diverse parti del mondo i protagonisti di Io Sono, lavoro realizzato nel 2017, vincitore di due honorable mentions al prestigioso International Photography Awards di New York e oggi in mostra al PAN-Palazzo delle Arti di Napoli. Un racconto corale della condizione del migrante, dell’uomo che scappa dalla guerra e dalla morte per trovare la salvezza in terre dove, purtroppo, sempre più spesso, serpeggia il razzismo. In esposizione anche un video, che ha ricevuto il One Eyeland Photography Awards, e il libro Io sono, pubblicato da Giunti Editore. La mostra sarà visitabile fino al 23 novembre. (Danilo Russo)

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