02 novembre 2018

Ritorno al Futuro

 

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Una delle tendenze più recenti e più di successo del mercato mondiale è stata la riscoperta di grandi artisti delle generazioni passate, forse rimasti per troppo a lungo e immeritatamente nel dimenticatoio. Pensiamo a nomi come Paolo Gioli, diventato un vero fenomeno del mercato, a Paolo Icaro, uno dei poeti dell’arte contemporanea italiana che ha registrato un sold out a Art Basel lo scorso giugno. Questo lavoro di riscoperta ad Artissima è presente in Back to the Future, la sezione dedicata ai pionieri dell’arte contemporanea, con la curatela di Cristiano Raimondi, responsabile per lo sviluppo e i progetti internazionali del Nouveau Musée National de Monaco, Gabriela Rangel, direttrice Arti Visive e capo curatrice dell’Americas Society di New York e Pietro Rigolo, archivista Collezioni Speciali di The Getty Research Institute di Los Angeles e coordinata da Anna Daneri, curatrice indipendente, che ci ha guidati tra gli stand. “Abbiamo fatto un lavoro di squadra per cercando di dare luce ad artisti che già riconosciuti dalla critica, dalla storiografia artistica e dalle istituzioni, ma che secondo noi non hanno ancora avuto il giusto riconoscimento – dichiara Daneri – A fianco di questi grandi maestri come Fulton, Hill, Ruppersberg, Margaret Harrison, una delle pioniere dell’arte femminista, ci sono altri artisti che vivendo il luoghi periferici non hanno avuto questa possibilità di successo, ma che grazie al lavoro di scavo trovano qui la loro espressione.” La sezione infatti presenta un interessante focus su artisti del Sud America e dell’Est Europa, sull’arte relazionale e molta pittura. Come dichiara Cristiano Raimondi: “Essendo stato il focus della ricerca concentrato sugli anni ’80, considerando come limite ultimo il 1989, c’è tanta pittura ma è interessante che non sia presente l’idea un po’ stereotipata della pittura degli anni ’80 come i Pittori Selvaggi o la Transavanguardia, abbiamo cercato artisti con un approccio più concettuale e con una matrice diversa.” 
Tra gli stand da non perdere: Viasaterna con la fotografia di Guido Guidi, che sarà presente anche domenica per un talk con Stefano Graziani; Almeida e Dale, che espongono il lavoro di Mestre Didi, uno degli artisti invitati a “Magiciens de la Terre”, la grande mostra del 1989 al Centre Pompidou; Benitez + De La Mota con il lavoro dello spagnolo Ignasi Aballí la cui pittura riflette in maniera molto puntuale sul senso del materiale e la sua capacità evocativa, realizzando dei monocromi lasciando spazio a materiali come zolfo, polvere, oro e argento; Häusler + Rizzo che presentano il lavoro di Hamish Fulton di cui sarà presentata anche una performance oggi, una Public Walk sul tetto del Lingotto. Appuntamento alle 16:00. (RP)

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