05 novembre 2018

Ripensando a Villa Adriana, per i Meetings on Architecture della Biennale di Venezia

 

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Quale ruolo riveste il patrimonio culturale, all’interno della città contemporanea? E, in particolare, quali sono le potenzialità dei parchi archeologici, intesi come luoghi aperti e disponibili? Se ne parlerà martedì, 6 novembre, alle 14.30, al Teatro alle Tese, per Rethinking Villa Adriana. Oltre lo spazio archeologico, incontro nell’ambito dei Meetings on Architecture, programma di incontri in corso durante la 16ma Mostra Internazionale di Architettura, a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara e incentrata sull’argomento del Freespace. 
«Il tema della Biennale di quest’anno, stimola la riflessione sulle relazioni tra l’architettura e la comunità urbana, al fine di trovare nuove modalità di condivisione degli spazi aperti, anche storici, e di promuovere, attraverso nuovi progetti, un uso contemporaneo dei parchi archeologici. Creatività, sostenibilità, rigenerazione saranno i cardini di una rilettura del paesaggio di Villa Adriana», ha sottolineato Andrea Bruciati, direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este-Villae, moderatore della conferenza, alla quale parteciperanno gli architetti Francesco Cellini, Gaia Piccarolo, Giuseppe Rallo e Renato Rizzi, coordinati da Fabio Sedia. 
Bruciati, peraltro, è ospite oggi, 5 novembre, all’Istituto Italiano di Cultura a Londra, per un incontro promozionale sul tema del turismo, in concomitanza con la partecipazione della Regione Lazio alla Fiera World Travel Market.

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