06 novembre 2018

L’esito dei Capolavori di Pandolfini

 

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“Le due vendite del 31 ottobre hanno confermato il successo e la eco internazionale che già le avevano contraddistinte nelle edizioni precedenti decretandole di fatto come gli appuntamenti italiani di respiro internazionale più importanti.” Queste le parole di Pietro De Bernardi, A.D. di Pandolfini Casa d’Aste sulla vendita di Capolavori da Collezioni Italiane e Opere di Eccezionale Interesse Storico Artistico. Da segnalare il risultato del grande dipinto di Mosè Bianchi, pittore verista da annoverarsi tra i più famosi artisti italiani dell’800, Vecchia Milano è passato di mano dopo un’appassionante e combattuta gara tra la sala e i telefoni a 100mila euro, raddoppiando la stima di partenza. Top lot della serata Ragazzo che soffia su un tizzone ardente eseguito intorno al 1615, dal maestro olandese Gerrit van Honthorst venduto per 369mila euro.
Ottimi i risultati dei tre lotti proposti dal dipartimento delle Arti Decorative del XX secolo e Design Tra questi svetta la console con piano in ardesia nera che poggia su un panno svolazzante sorretto da quattro figure di piccoli putti in legno scolpito e dorato, progettata da Osvaldo Borsani e Lucio Fontana nel 1950, che è passata di mano per 94mila euro. 
La seconda parte della vendita è stata dedicata ai “beni notificati” come opere di interesse storico artisti dal Ministero con Opere di Eccezionale Interesse Storico Artistico. Come lo scorso anno, anche per questa seconda edizione, il collezionismo più colto e lungimirante ha colto il significato di questo format che mira, oltre a salvaguardare il nostro patrimonio artistico, a consentire anche al “privato” di godere del possesso di “un pezzo da Museo”. 

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