06 novembre 2018

Antonio Lampis direttore ad interim della Reggia di Caserta. Felicori si toglie qualche sassolino

 

di

Sarà Antonio Lampis a ricoprire l’incarico di direttore ad interim della Reggia di Caserta, in attesa del compimento del bando di selezione internazionale. A comunicarlo, una stringata nota del Ministero dei Beni Culturali. Lampis andrà a sostituire, anche se provvisoriamente, Mauro Felicori che, per gli effetti della legge sul pensionamento, che prevede un limite massimo d’età di 66 anni e 7 mesi per i dipendenti pubblici, ha dovuto lasciare il suo incarico il 31 ottobre, un anno prima del termine del mandato, con qualcosa di più di un pizzico di rammarico. 
«Non è una misura contro di me ma solo una legge sbagliata che non prevede l’affiancamento tra vecchio e nuovo direttore», ha dichiarato Felicori nel corso di una intervista a Radio 24, durante la quale si era lamentato anche dell’assenza di un direttore ad interim, che è stato nominato solo oggi, senza un percorso di affiancamento adeguato alla rilevanza del contesto museale in questione. «930mila visitatori paganti, erano meno della metà, non paganti, quando arrivai. Con un anno in più sarei arrivato a un milione. Ma alla Reggia auguro di avere presto il miglior direttore del mondo», ha detto al Mattino. «Non so cosa farà Bonisoli. So però che tutti i venti direttori usciti dalla riforma Franceschini hanno lavorato molto bene. Grande fiducia non ho, però neanche una sfiducia pregiudiziale. Bisogna che il ministro dia un segnale chiaro che la riforma continua e l’occasione della selezione di questi posti che si aprono è l’occasione buona», ha continuato Felicori, la cui carriera professionale si è sviluppata principalmente come dirigente al Comune di Bologna e che alla Reggia di Caserta, dove era stato nominato nel 2015, per la prima ondata dei nuovi superdirettori di Franceschini, ha introdotto diverse novità di rilievo per la fruizione del sito, dai servizi navetta alle aperture straordinarie, non senza qualche polemica, come nel caso delle sale regali affittate per matrimoni. 
Lampis, nato a Cagliari nel 1964, dal 2017 è stato a capo della Direzione Generale dei Musei, il dipartimento del Mibac che coordina le politiche di gestione, fruizione e comunicazione dei musei statali e diventato cruciale proprio per la riorganizzazione del 2014, sotto la legislatura di Dario Franceschini. Prima era stato vicepresidente della fondazione MUSEION di Bolzano, dove ha svolto diversi altri incarichi, come quello di vicepresidente della consulta musei Alto Adige e di direttore della Ripartizione 15, denominata “cultura italiana”. Proprio nel corso di quest’ultimo incarico, a settembre 2017, fu condannato dalla Corte dei Conti al pagamento di poco più di mille euro, per danno erariale. Pochi giorni fa, invece, ha firmato una circolare sulla formazione e trasmissione informatica dei documenti, bacchettando i direttori dei musei autonomi e dei Poli museali sullo spreco di carta e ribadendo l’obbligatorietà dell’utilizzo della posta elettronica.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui