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Che l’Ottocento sia un periodo storico molto amato dagli appassionati, dai neofiti e anche da chi è alquanto a digiuno di cose d’arte è ormai un dato consolidato. Basti pensare al recentissimo e straripante successo a Milano, a Le Gallerie d’Italia-Piazza Scala, sede museale di Intesa Sanpaolo, e al Museo Poldi Pezzoli, di “Romanticismo”, a cura di Fernando Mazzocca, la prima mostra dedicata al contributo italiano al movimento che ha cambiato la sensibilità e l’immaginario del mondo occidentale nel corso della prima metà dell’Ottocento. Le 200 opere selezionate ripercorrono il vivace confronto e dibattito culturale svoltosi tra l’Inghilterra, la Francia e i Paesi del Nord, soprattutto la Germania e l’Impero austriaco, a cui partecipò l’Italia, negli anni che vanno dal Congresso di Vienna alle rivoluzioni che nel 1848 sconvolsero il vecchio continente. L’Opening odierno ci immerge sempre nel XIX secolo. Questa volta, però, si tratta di un “one work show” e tutto italiano che ci porta dritti a Livorno. Qui, infatti, oggi pomeriggio durante uno speciale evento (ingresso gratuito) verrà estratto pubblicamente dalla cassa adibita al trasporto un prezioso dipinto di Giovanni Fattori (Livorno, 1825-Firenze, 1908). Si tratta del famoso ritratto di una bambina contadina dal titolo “Gotine rosse” del 1880, un olio su tavola di piccole dimensioni (47,5 x 37 cm) concesso in prestito per quattro mesi dalla Galleria d’Arte Moderna (GAM) di Torino, dove l’opera è custodita. Il prestito rappresenta l’esito di una proficua collaborazione tra la stessa Galleria e il Museo “Giovanni Fattori” di Livorno che, a sua volta, ha prestato a Torino tre opere della propria collezione civica (“I novellieri del Decameron” di Enrico Pollastrini, “La Signora Martelli a Castiglioncello” di Giovanni Fattori e “Paesaggio con bovi” di Serafino De Tivoli) entrate nel percorso espositivo della mostra “I Macchiaioli. Arte italiana verso la modernità” recentemente inaugurata.
“Gotine rosse” nella “sua” Livorno sarà da oggi in esposizione a fianco di due importanti opere di proprietà del Museo Fattori: “Ritratto di contadina” del 1880, che raffigura l’età adulta ed è caratterizzata da un elemento ricorrente nella produzione fattoriana coeva – cioè lo scialle rosso – e il “Ritratto della terza moglie” del 1905, che ritrae Fanny Martinelli in età anziana, a soli tre anni dalla morte, e riprende alcuni stilemi dell’”Autoritratto” del 1894, come l’organizzazione dello spazio sulla base del sovrapporsi degli elementi di arredo.
INFO
Opening: ore 17.30
Giovanni Fattori – Gotine rosse
dal 14 novembre 2018 al 24 marzo 2019
MUSEO CIVICO GIOVANNI FATTORI – VILLA MIMBELLI
piazza Sant’Jacopo in Acquaviva 65, Livorno
orari: dal martedì alla domenica, 10.00-13.00; 16.00-19.00