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Il valore della ricerca artistica è difficilmente calcolabile ed è su tale equivoco che si fonda un capillare sistema di sfruttamento del lavoro che, ormai, va avanti da anni. Forse è arrivato il momento di iniziare a parlarne ed è proprio questo il tema, inquadrato da una prospettiva femminile, che affronta #WHOSARTFOR, campagna di crowdfunding ospitata sulla piattaforma Eppela, con il supporto di Fondazione CRT Risorse +. L’idea è nata da una riflessione condivisa tra il progetto R-set | Tools for cultural workers e l’associazione Rete al Femminile, per incoraggiare l’empowerment professionale e l’inclusione sociale anche in ambito artistico.
«Attraverso il premio vogliamo promuovere progetti, ma anche istituzioni, fondazioni e imprese virtuose che abbiano sviluppato un atteggiamento responsabile nei confronti dei lavoratori dell’arte, per quanto riguarda la loro remunerazione, e nei confronti del pubblico, per quanto riguarda la ricaduta dei benefici generati dai progetti stessi», racconta Nicoletta Daldanise, curatrice. Con i fondi raccolti sarà realizzato un libro che presenterà il lavoro di 7 artiste e 7 ricercatrici invitate, attraverso una open call internazionale, a riflettere sui temi dell’economia dell’arte e della cultura e delle politiche culturali. I testi saranno accompagnati da opere grafiche, fotografiche e materiale di documentazione di performance.
«Attraverso la distribuzione del libro e la premiazione delle artiste e delle autrici selezionate, prevista per la primavera 2019 a Torino, estenderemo i risultati della riflessione a vantaggio di altri professionisti, organizzazioni indipendenti, istituzioni e di tutti coloro che fruiscono abitualmente del lavoro artistico, presentando alcuni dei case studies presi in esame e riconoscendone pubblicamente la buona pratica messa in atto», spiega Irene Pittatore, artista.