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Nella vita di ogni adulto, arriva un momento in cui l’edonismo inizia a prevalere sulle filosofie della tarda gioventù. Così, poco a poco, un anziano diventa fonte di ironia e sarcasmo, una sostanza abbastanza dispersa nella società della post verità. A cosa credere? Di cosa bisogna aver paura? Che cosa vale di più, il fatto obiettivo o l’emozione sfuggente? Quel momento di superamento dalla litania delle domande importanti che l’uomo fa a se stesso e la leggerezza del Carpe Diem alla quale prima o poi si arriva, sono stati perfettamente beccati da Roberto Fassone, l’artista presentato da Fanta Spazio, a Milano, dal 5 dicembre a 26 gennaio.
Come spiega l’autore della mostra “Le origini dell’Universo”, le 15 foto esposte sul muro mostrano ‹‹Quindici surfisti che stanno pensando alle origini dell’universo, in riva all’Oceano Pacifico››. Visivamente, una combinazione tra il Bill Murray de Le avventure acquatiche di Steve Zissou e Il vecchio e il mare hemingwayano, ma tra l’altro, il filosofo anonimo vero, attrae i visitatori già dalla copertina dell’evento.
Le altre persone fotografate non deludono un amatore dell’estetismo e si mostrano davanti al bel paesaggio marino, riflettendo sulle origini dell’universo. Il concetto accattivante, le buone tecniche fotografiche e le immagini stampate su carta non perderanno mai il proprio valore seducente.
Mentre la poesia espressa dalle immagini sembra voler far pensare tanto, delle bottiglie di Coca Cola e Pepsi con il contenuto invertito (a proposito, siamo a Fanta Spazio) appaiono come uno scherzo, come sottolineato da Fassone, una distrazione. Così arriviamo alla giusta armonia e, oggi, non ci vuole proprio niente di più. (Dobrosława Nowak)