19 dicembre 2018

Reportage dall’Europa. HostelsClub e Università Ca’ Foscari, per Erasmus Experience Stories

 

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Ha da poco compiuto 30 anni il progetto ERASMUS, il celebre programma di scambio culturale tra studenti e università europee, che ha visto ufficialmente la luce nel 1987 grazie dalla collaborazione tra AEGEE e la Commissione Europea. Appare chiaro come in questo momento storico, segnato da ondate anti europeiste che nascono dal risentimento nazionalista, sia sempre più importante parlare con i giovani di Europa, del valore di una cultura condivisa, di un’identità europea che appartiene, soprattutto, a questa generazione figlia di Maastricht, della libera circolazione, pressoché coetanea dell’ERASMUS. In definitiva, discutere un’unità del patrimonio culturale e non sempre esclusivamente di quella politica e (soprattutto) economica. 
Un tema attuale che trova spazio nei luoghi di formazione culturale quali le università, in questo caso Ca’ Foscari di Venezia: l’ateneo negli anni ha infatti ampliato la sua offerta formativa rendendola sempre più di respiro internazionale, con importanti programmi rivolti al management culturale, oltre ad aver creato e valorizzato importanti sinergie tra cultura/business, arte/impresa, grazie anche a progetti come il Master MaBAC e il MAClab – Laboratorio di Management dell’Arte e della Cultura. 
In questo terreno fertile è fiorita la collaborazione con il portale HostelsClub, travel agency online italiana, promotrice del concorso Erasmus Experience Stories, nato dalle ricerche del filone Art&Business proprio del MAClab, che verrà presentato venerdì, 21 dicembre, nello spazio polifunzionale del CFZ-Ca’ Foscari Zattere Flow Zone, dalle 17 alle 19. A discutere del progetto e, in generale, di innovazione digitale nel campo della cultura e della connessione tra arte e business, ci saranno Marco Sgarbi (Prorettore alla Comunicazione dell’Università Ca’ Foscari), Andrea Mehanna (Ceo e founder HostelsClub), Fabrizio Panozzo, Alessandro Cinquegrani, Marco Dalla Gassa (docenti Università di Ca’ Foscari), Marco Petricca (Communication, HostelsClub). 
Il contest è rivolto a studenti Erasmus dell’Ateneo veneziano, ai quali viene chiesto di realizzare un reportage culturale che racconti le nuove forme della creatività, dell’arte e della cultura delle città in cui ora risiedono. A loro quindi il compito di far conoscere il volto artistico e il patrimonio di questi luoghi, con uno sguardo originale lontano dalla visione globalizzata e stereotipata, attraverso il racconto della vita culturale e creativa: la scena artistica emergente, la riqualificazione delle aree urbane, la storia di un particolare quartiere o di un artigiano, l’inaugurazione di una mostra o di museo, l’organizzazione di un festival. Un’occasione per scoprire e vivere un’esperienza nella città ospitante, per cimentarsi in una attività lavorativa, fatta di indagine, produzione di contenuti originali, oltre che per accedere al mondo dell’economia digitale. 
Ma, come ogni concorso che si rispetti, ci sono anche molti premi in palio: ogni settimana sul blog di HostelsClub.com, sarà online il miglior reportage culturale, valutato da una giuria di esperti composta da membri dell’università e dell’azienda. A seguire, ogni mese l’autore del reportage più letto vincerà un weekend – volo più soggiorno – in una capitale europea. Non è tutto: il vincitore finale, che sarà decretato a fine concorso nel mese di luglio, volerà a New York, ospite 7 giorni in un hotel della Grande Mela. 
Parole chiave del progetto sono Experience e Content: due concetti legati all’economia del turismo, sempre più tesa verso le proposte di esperienze come nuove “garanzie di autenticità” di un viaggio, sia dall’economia digitale, sempre più affamata di contenuti che rispondano alla necessità di “storytelling digitale”, ma troppo spesso mercificati e banalizzati. In quest’ottica, Erasmus Experience Stories, si propone come una concreta narrazione culturale di questa esperienza, formativa, sociale e culturale, che da tre decenni contribuisce alla cittadinanza europea delle giovani generazioni. I nuovi cittadini del mondo. (Chiara Vedovetto)

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