21 dicembre 2018

Addio ad Andrea G. Pinketts, lazzaro maestro del noir italiano

 

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È scomparso a Milano, il 20 dicembre, Andrea G. Pinketts, pseudonimo di Andrea Giovanni Pinchetti, scrittore e giornalista, maestro del noir italiano e tra gli autori più tradotti all’estero. È morto all’hospice dell’ospedale Niguarda di Milano, a causa di un tumore alla gola diagnosticato negli ultimi mesi e aveva da poco consegnato l’ultimo romanzo. 
Pinketts nacque il 12 agosto 1961, nel quartiere periferico di Lorenteggio, frequentando assiduamente locali e discoteche dell’area, dal Giambellino a Piazza Bolivar, le cui atmosfere sarebbero ritornate nei suoi libri. Nel 1993 fondò la «Scuola dei Duri», una sorta di movimento letterario ispirato all’hard boiled americano di Dashiell Hammett e Raymond Chandler. Nel frattempo lavorò anche come giornalista, con reportage per magazine come Panorama ed Esquire, dedicati ad aree e soggetti borderline, come il dormitorio della Stazione centrale. Lavorava anche sui casi di cronaca, come quello del Mostro di Foligno, dei Bambini di Satana di Bologna, oltre che sulle infiltrazioni camorristiche nella riviera adriatica. Scriveva a penna, rapidamente e sui tavolini dei locali e dei night club, immedesimandosi nelle storie che immaginava. Lazzaro Santandrea, personaggio di tanti romanzi, è stato anche e soprattutto il suo alter ego. La G. del suo pseudonimo non era riferita ad alcun nome e, come egli stesso fece intendere in varie occasioni, poteva stare per Genio. 
Ha pubblicato per Feltrinelli – Il vizio dell’agnello, Il senso della frase – e per Mondadori, L’assenza dell’assenzio, Nonostante Clizia, Ho fatto giardino.

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