21 dicembre 2018

Nuovo appuntamento con lo sponsoring culturale. Una conversazione con Elisa Bortoluzzi Dubach

 

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Oggi il successo delle imprese si basa sul raggiungimento di prestazioni creative, innovative e sostenibili, ottenute sempre più frequentemente sponsorizzando e sostenendo progetti di alta qualità con strategie di lungo periodo. Le più recenti ricerche teoriche e tecniche pratiche sullo sponsoring saranno presentate da Elisa Bortoluzzi Dubach in un nuovo corso intensivo alla SUPSI-Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana: un appuntamento ideato per insegnare a elaborare una strategia e un piano operativo di sponsorizzazione di successo, dedicato sia alle imprese sia agli operatori culturali. 
Elisa, che dimensioni ha lo sponsoring a livello internazionale e nel nostro Paese? 
«Pur essendo una disciplina giovane, lo sponsoring conta investimenti importanti da parte delle imprese: secondo IEG – International Event Group di Chicago, nel 2018 a livello mondiale le risorse finanziarie dedicate allo sponsoring, al netto delle attività di comunicazione, saranno pari a 65,8 miliardi di dollari. Anche in Italia l’interesse è alto: secondo l’indagine «Il Futuro della Sponsorizzazione» di Ipsos e Stage Up nel 2018 il mercato italiano delle sponsorizzazioni vale oltre 1,4 miliardi di euro». 
Quali sono i principali vantaggi per un’impresa che decide di sponsorizzare un progetto culturale? 
«Lo sponsoring è uno strumento utile a costruire il posizionamento di un’azienda ed è sempre il nucleo di campagne di comunicazione integrata. Consente di influenzare positivamente l’immagine di un brand, di incrementare il suo grado di notorietà, di coinvolgere e fidelizzare clienti. È importante sottolineare che il successo di una sponsorizzazione oggi si misura soprattutto sul valore sociale aggiunto generato dal progetto: negli ultimi anni, infatti, abbiamo registrato un’accresciuta pressione e aspettative concrete nei confronti delle imprese, chiamate a contribuire e a mediare le tensioni sociali, anticipare problematiche, dare sviluppo a territori, mettere a disposizione il proprio know-how. Mai come ora temi quali la sostenibilità, la responsabilità sociale delle aziende nel contesto del territorio in cui operano sono diventati temi che toccano tutti nella quotidianità». 
Gli incentivi previsti dall’Art Bonus hanno sostenuto gli investimenti privati a favore della cultura? 
«L’Art Bonus rappresenta un primo significativo passo avanti per rilanciare gli investimenti privati in cultura: i benefici fiscali introdotti a favore di privati e aziende hanno dimostrato quanto queste leve siano importanti. A luglio 2018 le erogazioni private effettuate tramite Art bonus hanno raggiunto la cifra di 264,7 milioni di euro con 52.221 imprese coinvolte (Fonte: Federculture). Tuttavia, questo non basta. Occorre semplificare drasticamente la burocrazia che affligge i rapporti fra istituzioni pubbliche e sponsor, sia dal punto di vista della modalità di accesso alla sponsorizzazione da parte delle istituzioni pubbliche, sia della contrattualistica». 
Quali sfide per il futuro? 
«Un maggiore sforzo di trasparenza nelle cifre e un’armonizzazione giuridica nell’Unione Europea. In futuro saranno sempre più richiesti professionisti di sponsoring che, oltre a essere strateghi capaci, siano anche autentici visionari, imprenditori e pensatori trasversali, capaci di affrontare i cambiamenti. Persone capaci di coltivare la professionalità, le relazioni sia a livello nazionale ed internazionale, studiare la concorrenza e credere nel proprio progetto con entusiasmo, determinazione, coraggio». 
Tutte le informazioni sul corso, qui. (Chiara Tinonin)

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