07 gennaio 2019

Artisti da collezionare prima che sia tardi

 

di

In questa fine di 2018 abbiamo pensato di darvi un paio di consigli per gli acquisti nel campo dell’arte ultra-contemporanea, quella degli artisti giovani che stanno per compiere il salto, secondo noi ma non solo. 
Bertille Bak, artista francese classe 83, dopo alcune mostre collettive importanti, tra cui quella del 2013 presso Palazzo Grassi, è entrata a far parte di moltissime collezioni pubbliche e private d’oltralpe ed è stata appena selezionata tra i tre finalisti al Mario Merz Prize. Il suo lavoro si compone di diversi medium come video, installazioni, tessuti e performance. In Italia è rappresentata da The Gallery Apart. 
Alek O. è nata nel 1981 a Buenos Aires ma vive e lavora a Milano. Nella sua pratica è molto frequente l’utilizzo di oggetti e tecniche legate alla sua esperienza passata o quotidiana che vengono totalmente astratti. Molto amata da curatori come Ilaria Bonacossa, Vincenzo de Bellis e Adam Carr, in Italia è rappresentata da Frutta, Roma. 
Il 2018 è stato un ottimo anno per loro, The Cool Couple, all’anagrafe Niccolò Benetton e Simone Santilli, poco più che trentenni ma già molto apprezzati dal mondo dell’arte. Il loro lavoro analizza l’immaginario collettivo ricercando le contraddizioni che si nascondono al suo interno. Da qui nascono lavori complessi come la performance collettiva Karma Fails o l’ultimo lavoro esposto al Mambo Emozioni Mondiali. Attualmente in mostra da Umberto di Marino a Napoli nella collettiva Every Breath you take, curata da Alberta Romano. Sono rappresentati da MLZ Art Dep.
Marta Mancini, classe 1980, diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, città dove vive e lavora. I suoi dipinti riflettono sul linguaggio stesso della pittura, con un approccio prima istintivo e poi più ponderato compone le sue tele attraverso una sovrapposizione di strati, che amplificano la natura ambigua della sua opera. L’artista, tra le finaliste del premio per la pittura al Mac di Lissone, è rappresentata da Matéria, Roma.
Bergamasco, formato a Brera, Davide Allieri è uno scultore ma non solo e riflette da sempre sull’idea di vuoto, di mancanza, di forma in negativo. Rappresentato da Rita Urso Artopiagallery ha recentemente preso parte al progetto Il Paese delle Meraviglie: Davide Allieri, Ettore Favini, Vedovamazzei, a cura di Rossella Farinotti, per Sergio Rossi. 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui