È scomparsa a Los Angeles, lunedì, 31 dicembre 2018, a 81 anni, Nicola L., artista franco-marocchina e icona del design di matrice femminista, incrociando i temi della Pop Art e del Nouveau Réalisme. Fin dagli anni ’60, Nicola L. ha indagato i limiti costituitivi del soggetto femminile, creando oggetti dalle fattezze antropomorfe e dalle linee morbide e sinuose, come la famosa cassettiera La Femme Commode e Orange Foot Sofa. Nonostante una carriera di 50 anni, L. aveva iniziato a ricevere il meritato riconoscimento solo negli ultimi dieci anni, come dimostrato dall’inclusione delle sue opere in “The World Goes Pop”, grande mostra collettiva del 2015 della Tate Modern, mentre la sua prima retrospettiva in una sede istituzionale ha aperto nel 2017, allo Sculpture Center di New York.
Nata nel 1937 in Marocco, L. studiò all’École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi e prese parte attiva aii movimenti politici degli anni ’60 e ’70, entrando in contatto con personalità dell’arte e della cultura come Marta Minujin, Yves Klein e Alberto Greco. Fu in quegli anni che decise di smettere di dipingere e, riprendendo la lezione di Marcel Duchamp, dopo aver bruciato i suoi quadri, si dedicò al design e ad altri linguaggi, dal film alle performance. Dalla fine degli anni ’70 si trasferì a New York, al Chelsea Hotel, dove ha vissuto fino poco prima della sua scomparsa. Le sue opere sono attualmente in esposizione per “Chère”, una collettiva alla galleria Arsenal Contemporary di New York.
.jpg)
