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Lo ha dichiarato lo stesso Mibac che in questi giorni ha emesso un comunicato stampa nel quale informa che la Direzione Generale Archivi per i beni e le attività culturali ha dichiarato la “pubblica utilità” di alcuni documenti che un tempo appartenevano a Verdi, ottenendo così l’ espropriazione del materiale. Si tratta in particolare di un compendio archivistico contenente l’Epistolario Giuseppe Verdi al cui interno c’è anche un quaderno sul quale il compositore scrisse la storia dei Papi, l’album Clarina Maffei e alcuni abbozzi musicali del celebre compositore tra inediti e versioni preparatorie di opere maggiori. L’azione del Mibac, è stata intrapresa in modo da poter garantire la fruizione pubblica di questi documenti che sono il frutto dello spessore intellettuale e artistico dell’autore della Traviata. Il capo del Ministero per i beni e le attività culturali si è espresso circa tale provvedimento affermando che si tratta di ‹‹beni culturali preziosi che meritano di essere valutati non sulla base del mero valore merceologico, ma come oggetti unici e necessari del nostro patrimonio culturale ››. La documentazione in questione è attualmente conservata presso l’Archivio di Stato di Parma in regime di custodia coattiva, al fine di garantirne la sicurezza e assicurarne la conservazione. (Daniela Pagliarini)