15 febbraio 2019

Il PalaCinema di Locarno si trasforma in una selva oscura, illuminata dall’arte e dalla danza

 

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Presso il PalaCinema di Locarno, si è tenuta la presentazione del progetto “I Cercatori di Luce”, con video mostrati in anteprima, grazie alla coproduzione del Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive-CISA. Il PalaCinema, dal 4 al 10 febbraio, ha assunto nuove sembianze, diventando un’ambiente di produzione e creazione cinematografica, per la realizzazione di una videoinstallazione immersiva, in cui attori reali vengono catapultati in un paesaggio artificiale realizzato in 3D, con lo scopo di contaminare la parte reale e la parte digitale, ombre e luci comprese. Per molti anni Giuliana Cunéaz ha tenuto nel cassetto questo progetto, nato da innumerevoli sogni e da una visione d’insieme in cui ognuno è chiamato a partecipare con la propria dedizione e le proprie peculiarità, per illuminare un mondo che sta morendo e sembra condurci nell’abisso.
Come Dante si ritrovò a viaggiare in una selva oscura, allo stesso modo gli artisti, oggi, sono costretti a confrontarsi con le tenebre, per poter arrivare alla formulazione di un proprio linguaggio. I Cercatori di Luce sono quei temerari che non si rassegnano all’oscurità ma persistono nel loro cammino: la passione richiede sacrificio ed impegno. Questo lavoro pone l’accento sulle diversità ma anche sulla collaborazione per un fine comune, trasmettendo un messaggio sociale e ambientale attraverso una sperimentazione di ultima generazione, incentrata sulla ricerca della luce come fonte per rigenerarsi in un mondo fortemente messo a rischio. 
La videoinstallazione prevede la realizzazione di un cortometraggio finale, che verrà proiettato a settembre 2019, in cui saranno coinvolti gli studenti della scuola specializzata per film CISA e vedrà la partecipazione dell’Accademia Kataklò, la compagnia di danza di Giulia Staccioli che prenderà parte come danzatrice. Durante la conferenza di presentazione, siamo stati accolti proprio dalla sua classicità, in occasione di una performance musicale in cui, con indosso un abito scultoreo, Staccioli è partita da una posizione di staticità fisica fino a muoversi e sciogliersi in una danza, come ringraziamento alla luce che è sinonimo di energia. 
A coronamento, parteciperanno anche l’attrice spagnola Angela Molino e Giuliana Cunéaz, ideatrice del progetto, artista visionaria, portavoce della new art media e designer dei costumi di scena, poi realizzati con l’intervento della NABA di Milano e con il supporto della Scuola cantonale d’Arti e Mestieri della Sartoria di Biasca. Da sottolineare anche le partecipazioni di Aida Accolla, ex prima ballerina della Scala, e di Aurora Talarico, modella che sfila per Valentino. (Gaia Tonani)

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