21 febbraio 2019

Il programma dei Musei Civici di Venezia, dalle vedute di Canaletto ai profumi di Leonardo

 

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Stamattina, a Palazzo delle Stelline, a Milano, Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia, e la presidentessa Mariacristina Gribaudi, hanno presentato con appassionato fervore il programma espositivo dei Musei Civici di Venezia, puntando sulla valorizzazione del patrimonio museale e sulla conservazione delle opere, attraverso mostre di arte moderna e contemporanea. Con un occhio alla sostenibilità degli impianti di illuminazione e del riscaldamento, oltre che alla sicurezza delle strutture che necessitano di attenzioni particolari, in quanto monumenti architettonici prestigiosi, dove l’investimento nella tecnologia non è un‘impresa semplice. 
Giunto alla quarta edizione, il progetto MUVE Contemporaneo, con mostre, eventi e perfomance in dialogo tra conservazione, innovazione e pluralità dei linguaggi, si inserisce come una punta di diamante nel contesto della prossima 58ma edizione della Biennale di Arte Contemporanea che si inaugura a maggio. La kermesse espositiva e culturale è incentrata sulla democratizzazione dell’arte di ieri e di oggi, con mostre diffuse in diverse sedi – Palazzo Ducale, Museo Correr, Torre dell’Orologio, Cà Rezzonico, Museo del settecento veneziano, Museo di Palazzo Mocenigo, casa di Carlo Goldoni, Cà Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Palazzo Fortuny, Museo di Storia Naturale, Museo del Vetro, Museo del Merletto e Forte Marghera a Mestre – con l’obiettivo di creare un dialogo culturale tra la città lagunare e la terraferma. 
Attenzione, l’immersione nei fasti della cultura veneziana incomincia domani, a Palazzo Ducale, dove si inaugura la grande e attesa mostra “Canaletto &Venezia”, aperta fino al 9 giugno, dedicata a uno dei padri del vedutismo, autore raffinato di cartoline ante litteram della città lagunare, della quale, con inimitabile estro creativo, ha immortalato architetture, luci, riflessi e ombre, racchiusi in scorci suggestivi e copiati nei secoli a venire. Le inquadrature del Canaletto, al secolo Giovanni Antonio Canal, celebrano la mondana e colta civiltà artistica veneziana del Settecento e sono esposte a confronto con opere di altri esponenti del vedutismo lagunare, quali Luca Carlevarijs, Bernardo Bellotto e Francesco Guardi. E in questa imperdibile occasione, per la prima volta, Canaletto si confronta con l’altro grande genio del suo tempo, Giambattista Tiepolo, artisti diversi ma entrambi protagonisti di fama internazionale del secolo dei lumi. Da oltre vent’anni, cioè dopo la mostra “Splendori del Settecento veneziano” del 1995, Canaletto, pur celebrato in tutta Europa, non esponeva nella sua città. 
Tra le altre mostre, l’8 maggio e fino al 22 settembre, a Cà Pesaro, inaugura l’importante retrospettiva, prima in Italia, dedicata ad Arshile Gorky (1904-1948), pittore armeno precursore dell’Espressionismo astratto americano, scampato al genocidio turco e rifugiato negli Stati Uniti negli anni ’20. 
Il programma è fittissimo, in particolare segnaliamo, dal 9 maggio, a Cà Rezzonico, “Il bello inverso” di Flavio Favelli, fino 15 settembre, e “Sabra Beauty Everywhere” di Chiara Dynis, al Museo Correr. L’11 maggio, Palazzo Fortuny mostra se stesso con la mostra “I Fortuny. Una storia di famiglia”, fino al 24 novembre. 
Tra le altre chicche da cercare consultando il sito vistmuve.it, sarà un’autentica sorpresa scoprire un aspetto inedito di Leonardo da Vinci, di cui quest’anno si celebra il cinquecentenario della sua morte. Il genio vinciano era esperto cosmetologo e profumiere e, tra le altre attività, si è cimentato anche nella creazione di fragranze e cosmetici, nell’ambito di una mostra davvero originale, incentrata sul legame tra Milano e Venezia, dove moda e profumi erano un lusso praticato e un rito condiviso da nobili, mercanti, imprenditori e avventurieri. La mostra sarà di scena a Museo di Palazzo Mocenigo Centro Studi di Storia del Tessuto del Costume e del Profumo, dal 9 maggio al 13 ottobre. (Jacqueline Ceresoli)

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