27 febbraio 2019

Guerriglia, corpo e vaporwave nei Padiglioni di Svizzera e Georgia alla Biennale di Venezia

 

di

Manca ancora qualche mese ma l’atmosfera è già piuttosto calda e, anche ben oltre la Laguna, si respira un clima di grande attesa per la prossima Biennale di Venezia che, curata da Ralph Rugoff, aprirà le porte al pubblico l’11 maggio. In queste ultime settimane, infatti, si stanno svelando i vari progetti che animeranno i padiglioni nazionali e, dopo quelli inaugurali di Ghana e Pakistan, alla loro prima partecipazione, questa volta tocca a Svizzera e Georgia mostrare le loro carte. 
Per il Padiglione elvetico ai Giardini, Pauline Boudry e Renate Lorenz presenteranno Moving Backwards, installazione immersiva che si annuncia di forte impatto, incentrata su una coreografia urbana e postmoderna che prendere le mosse dalle pratiche di resistenza e di guerriglia, oltre che dalla cultura underground. Dall’inizio della loro collaborazione, nel 2007, Boudry e Lorenz hanno avviato una riflessione sulle categorie che definiscono le nostre identità, svelando nuove modalità di convivenza con se stessi e con l’altro. «Pauline Boudry e Renate Lorenz concepiscono le loro installazioni come dispositivi che ci portano a rinegoziare le nostre rappresentazioni. Il loro lavoro produce una doppia inversione, da un lato introduce gesti, immagini e oggetti che rimandano alle attuali questioni politiche e sociali, dall’altro garantisce a questi elementi un alto grado di autonomia in modo che possano interagire con il pubblico», ha spiegato Charlotte Laubard, curatrice del Padiglione. Per la 58ma Biennale, Boudry e Lorenz svilupperanno una grande installazione cinematografica, che coinvolgerà anche gli artisti Julie Cunningham, Werner Hirsch, Latifa Laâbissi, Marbles Jumbo Radio e Nach. I visitatori faranno la loro parte, coinvolti in una densa coreografia generata da movimenti del corpo, loop cinematografici e oggetti animati, in un ambiente che ricorda una discoteca. 
Una grande installazione caratterizzerà anche il Padiglione georgiano all’Arsenale, con Anna K.E. che presenterà REARMIRRORVIEW, Simulation is Simulation, is Simulation, is Simulation…, a cura di Margot Norton. Tra video, scultura, performance, danza e disegno, il progetto riunisce molti dei motivi ricorrenti nella pratica dell’artista nata nel 1986 a Tbilisi e attualmente tra New York e Berlino. La struttura per il Padiglione sarà composta da una sorta di piattaforma a più livelli dalla quale poter fruire di un video incentrato sul movimento e sul corpo. Animate da giochi d’acqua stillanti da varie fontane a forma di lettere dell’alfabeto georgiano, le gradinate rimandano all’architettura di un teatro scavato nella memoria del web, costituite da piastrelle colorate che, simili a pixel, restituiranno l’idea di un ambiente a bassa risoluzione e vagamente vaporwave. 
In home: Pauline Boudry / Renate Lorenz, Moving Backwards, 2019. Courtesy degli artisti 
In alto: Anna K.E., REARMIRRORVIEW, Simulation is Simulation, is Simulation, is Simulation. Courtesy dell’artista e della galleria Simone Subal. Visualizzazione 3D: Russell Kirk

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui