10 marzo 2019

La luce dell’eleganza. Le fotografie di Carla Sozzani a Villa Pignatelli di Napoli

 

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Carla Sozzani, avvolta in un’aurea quasi eterea, vaga per i corridoi di Villa Pignatelli dove una selezione di 160 foto della sua raccolta personale è esposta per la mostra “Between Art & Fashion”. Pieni di grazia e giovinezza, gli occhi di Sozzani sono ricchi di luce vivace come quella dei fotografi che, per tanti anni, ha frequentato. Ex editor in chief delle riviste Elle e Vogue, Sozzani ha collezionato scatti di autori più o meno noti, a volte anche quasi dimenticati. La gallerista ed editrice mantovana si è circondata in questi anni di immagini scelte in base a una continua fascinazione per la plasticità dei corpi, l’eleganza delle forme, l’esaltazione dell’arte espressa dalla moda. 
Dopo aver girato Francia, Svizzera e Germania, l’esposizione è giunta in Italia, precisamente in quella che è definita “la casa della fotografia”, Villa Pignatelli. La mostra, promossa dal Polo museale della Campania diretto da Anna Imponente e da Incontri Internazionali d’Arte, è una “personale” nel senso più stretto del termine, per la rarità di essere totalmente dedicata a una collezione privata. Verte attorno al gusto colto e sensibile di una donna dalla personalità intelligente, oltre che amante della bellezza. 
Gli scatti scelti non dimenticano nessuno, c’è tutta la storia della fotografia dagli anni ‘30 fino ai giorni nostri, immagini che si è abituati a guardare nei libri e alla cui presenza si è quasi commossi. Uno dopo l’altro si susseguono nelle sale della residenza storica napoletana Berenice Abbott, Richard Avedon, Lillian Bassman, Louise Dahl-Wolfe, Horst P. Horst, William Klein, Don McCullin, Laszlo Moholy-Nagy, Sarah Moon, è tanti altri, rigorosamente in ordine alfabetico così come voluto dal curatore Fabrice Hergott. 
Collaterale alla mostra Between Art &Fashion si può visitare all’interno della galleria Al Blu di Prussia una retrospettiva su Francesca Woodman, con scatti proveniente dalla collezione Sozzani. Anche in questo caso domina l’ordine cronologico per accompagnare lo spettatore nel percorso formativo della giovane fotografa americana. Attraversando la galleria ci si imbatte dalle prime ricerche americane, alla parentesi italiana, arrivando ai suoi ultimi lavori con la conclusione della grande stampa in azotipo, suo lavoro non terminato e ancora mai esposto. (Michela Sellitto)

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