20 marzo 2019

Fino al 20.III.2019 Bruno Munari. I colori della luce Fondazione Plart, Napoli

 

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Un viaggio inaspettato, quello organizzato dalla Fondazione Plart di Napoli, insieme alla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, che ha inaugurato lo scorso 29 novembre, nell’ambito dell’edizione 2018 di Progetto XXI, “Bruno Munari. I colori della luce”. 
È proprio in prossimità di questo luogo, che oltrepasso l’arco di un portale ritrovandomi nella penombra dell’atrio. Qui, l’umida oscurità di un’occhiata si dirada trasformandosi in luce, che si irradia dall’estensione infinita della materia e dalla tattile percezione della trasparenza. Un percorso denso e avvolgente la mostra “Bruno Munari. I colori della luce”, particolare direi, anche educativa. La mia razionalità, in un certo senso, si è smontata, trascinata in un’immersione quasi automatica: travolto dalla materia pittorica fatta di forme e colori, che mi penetra con tutta la sua potenza. Proiezioni a luce polarizzata che conquistano con eterea sicurezza i vuoti e i pieni degli ambienti del museo. 
I curatori Miroslava Hajek e Marcello Francolini sono riusciti a portare con mano, lo spettatore, nel mondo caleidoscopico di uno dei geni dell’arte italiana del ‘900. 
Bruno Munari supera con consapevolezza i limiti non solo della pittura e la sua bidimensionalità, ma estende la sua visione e il suo pensiero a ciò che potremmo definire lo spostamento significativo della posizione dell’individuo verso una nuova affermazione dell’essere: dinamismo, concretismo e polifunzionalità. Proprio la sua duttilità artistica, quella capacità di confrontarsi con i vari aspetti della conoscenza, ci consegna un uomo nuovo e non più ancorato ad una concezione limitata dell’agire e dei pensieri. 
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Bruno Munari, I colori della luce, vista della mostra
La complessa sensazione che le Proiezioni a luce polarizzata suscitano nel visitatore, si estende verso l’infinita ombra reticolata, esplorazione dello spazio tramite il suo riempimento, definita semplicemente con il nome di Concavo-convesso: accelerazione di luce, forma e ombra, che si crea grazie allo studio fatto da Munari sulla materia organica e inorganica. 
In effetti il fruitore della mostra si confronta con ciò che realmente è stato il percorso di vita di Munari: l’esperienza costante di opere da laboratorio (Tavola tattile e Proiezioni a luce fissa), che fanno ben comprendere l’intimo rapporto con i materiali usati e le Macchine inutili che hanno la funzione di alleggerire la loro meccanicità al cospetto del nostro sguardo.     
Un plauso particolare va al Museo Plart, non solo per aver avuto l’intuizione di ospitare un progetto così particolare e soddisfacente, ma, soprattutto, per aver avviato la digitalizzazione delle Proiezioni a luce polarizzata, consentendo la conservazione e la fruizione del geniale lavoro del Maestro milanese. 
Fabio Avella 
Mostra visitata il 20 febbraio

Dal 29 novembre 2018 al 20 marzo 2019
Bruno Munari, I colori della luce, a cura di Miroslava Hajek e Marcello Francolini
Fondazione Plart
Via G. Martucci, 48 Napoli
Orari: martedì-venerdì 10.00 . 13.00; 15.00- 18.00 / sabato 10.00 – 13.00
Info: www.fondazioneplart.it

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