04 aprile 2019

Arte, scienza e tecnica

 

di

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci
Via San Vittore, 21
T. +39 02 4855 51
museoscienza.org
Dream Beasts
Theo Jansen
> 19.05.2019
Archivo Atelier Pharaidis Van den Broeck
Via Marco Antonio Bragadino, 2
Project Rooms #1 
Alessandro Roma 
> 15.04.2019
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L’edizione speciale della mappa Milano Art to Date di Untitled Association ha lo scopo di individuare gli eventi più interessanti che fino al 14 aprile animeranno la città e, a tal proposito, per la giornata di oggi seleziona tra gli appuntamenti da non perdere il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, e l’Archivio Atelier Pharaidis Van den Broeck.
La prima delle due realtà irrompe sulla scena coniugando arte e ingegneria: il Museo della Scienza include, infatti, nel suo usuale biglietto d’ingresso la mostra “Dream Beasts”, personale dell’artista olandese Theo Jansen. Conosciuto in tutto il mondo per le sue maestose sculture cinetiche, anche definite Strandbeests, “animali da spiaggia”, per la sua prima mostra italiana Jansen propone delle creature ispirate al mondo animale, in grado di muoversi in modo realistico sfruttando la spinta del vento attraverso una serie di sensori per adattarsi all’ambiente.
La costante ricerca di un dialogo tra la cultura umanistica e quella tecnico-scientifica costituisce le radici dell’opera di Jansen, definito dalla critica internazionale come un “moderno Leonardo Da Vinci” proprio in seguito alla sua fascinazione per la bellezza custodita tra le pieghe della scienza. Le Strandbeests vengono così concepite sotto uno sguardo incline alla sperimentazione cinetica e meccanica, all’esaltazione della natura e delle sue virtù, che conduce l’osservatore in un mondo popolato da grossi insetti e scheletri preistorici realizzati con tubi in PVC, fascette e plastiche, creature che l’artista assoggetta ad una vera e propria evoluzione darwiniana, rendendole via via più complesse con l’obiettivo essenziale ad ogni specie: la sopravvivenza.
Seguendo la traccia fornita da Milano Art to Date, si giunge poi in via Marco Antonio Bragadino, dove dal 2008 ha trovato la propria sede l’atelier dell’artista belga di nascita ed italiana d’adozione Pharaildis Van den Broeck. È all’interno di questo spazio che si sviluppa il progetto ad episodi denominato Project Room, nato dall’esigenza di valorizzare la peculiare produzione di Van den Broeck. Esso si snoda in una serie di appuntamenti, ognuno dei quali vedrà il coinvolgimento di un artista a cui verrà chiesto di scegliere e visionare una porzione dei materiali dell’archivio e di elaborare un progetto da realizzare per e nell’archivio stesso. A inaugurare il percorso tra le opere dell’artista belga è il lavoro di Alessandro Roma, che fino al 15 aprile sarà visitabile su appuntamento e che indaga gli elementi iconografici e il rapporto tra pittura e moda all’interno dell’opera di Van den Broeck, dando la possibilità al pubblico di inoltrarsi nella mente creativa di una vera outsider in grado di spaziare dall’haute couture all’arte contemporanea, dall’etnoantropologia alle arti applicate tardo antiche. 

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