06 aprile 2019

A Milano, Dimora Artica si trasforma con sette artisti, per una placida Art Night

 

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Per l’Art Night 2019 nella nuova sede di Dimora Artica, in via Dolomiti a Milano, la personale di Paolo Brambilla, “Fiordiluna”, si trasforma nella collettiva “Placido” con artisti da lui stesso invitati, assieme a Nicola Lorini. Il nuovo progetto ospita lavori creati per l’occasione da Paolo Brambilla, Catarina Cubelo, Valentina Furian, Nicola Lorini, Edoardo Manzoni, Diego Miguel Mirabella, Tragedy Thompson. Abbiamo posto alcune domande sul progetto ad Andrea Lacarpia, fondatore di Dimora Artica e direttore artistico insieme a Francesco Pacelli
Che progetto espositivo ospita Dimora Artica per l’Art Night 2019? 
«Per la Milano Art Night Dimora Artica presenta “Placido”, con gli interventi di Paolo Brambilla, Catarina Cubelo, Valentina Furian, Nicola Lorini, Edoardo Manzoni, Diego Miguel Mirabella, Tragedy Thompson. L’idea è nata dalla volontà di trasformare la mostra personale di Paolo Brambilla, inaugurata il 13 marzo, in un progetto collettivo coordinato dallo stesso Brambilla e da Nicola Lorini, in cui gli artisti collaborano nella costruzione di un luogo di ristoro, a cavallo tra una fonte cristallina e un disperato night club di periferia. Fino a mezzanotte il pubblico dell’Art Night potrà qui sostare tra elementi abitabili e fisicamente tangibili, realizzati in modo da poter essere utilizzati e consumati. Se la mostra di Brambilla si poneva come un ambiente metanarrativo suggerendo l’apertura di nuove narrazioni in un tempo infinito, per “Placido” diverse storie individuali si uniscono in un impegno collettivo, facendo di Dimora Artica un luogo di incontro. Gli oggetti prodotti per quest’occasione saranno visibili anche per tutto il periodo della Design Week, fino al 15 aprile». 
Dimora Artica ha da poco cambiato sede, possiamo chiederti una prima impressione su come il cambiamento è stato percepito dal pubblico? 
«I giorni di apertura il sabato, la domenica e il lunedì (precedentemente eravamo aperti solo su appuntamento) stanno portando maggiore pubblico e la dimensione più ampia dello spazio invita a permanere più a lungo. La tipologia di mostre che abbiamo proposto negli ultimi mesi è in continuità con le nostre scelte degli ultimi anni, per cui le persone che ci seguono da più tempo non sono state deluse. L’apertura verso l’esterno dello spazio attuale, con ampia vetrina su strada, rende possibili nuove esperienze, dalla variabilità della luce naturale (con i suoi pro e contro) al dialogo con i passanti incuriositi dalle mostre. Questo maggiore movimento è percepito positivamente dal pubblico, come indicatore di vitalità e partecipazione alla vita della città». 
Quali mostre vedremo a Dimora Artica nei prossimi mesi? 
«Dopo il progetto collettivo Placido, il 2 maggio inauguriamo la mostra personale di Giusy Pirrotta, intitolata “Taixunia”, dedicata all’escapismo e alla ricerca di un paradiso originario, luogo immaginario ed utopico. Il 19 giugno inauguriamo la mostra personale di Paulo Arraiano, artista portoghese dalla ricerca incentrata sul rapporto tra dimensione biologica e progresso tecnologico». (Silvia Conta)

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