13 aprile 2019

Milano Design Week/12. Tra i distretti, creatività sopra le righe. Con un riconoscimento storico

 

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In questa settimana ci sono stati eventi e party notturni diffusi nei diversi distretti. Come al solito, la movida è alle stelle in zona Tortona, dove abbiamo visto anche un bus riallestito come discoteca (lo studio 420) che ha animato il party in Piazza della Borsa, nel cuore delle 5Vie dove, entrando nei cortili di antichi palazzi, si scoprono le bellezze imperiture di questi luoghi, oltre alle mode, con cinque mostre prodotte da questo distretto raffinato e più artistico che di design.
In via Tortona, all’Opificio 31, nel distretto dove è nato il FuoriSalone, tra gli altri appuntamenti da non perdere, c’è la casa con la zip firmata dall’artista britannico Alex Chinneck, tra le curiosità più instagrammate della Design week. L’opera è stata realizzata nell’ambito del progetto espositivo IQOS World Reveled, un intervento davvero sorprendente che ricopre e trasforma l’intero edificio. Qui seduce anche l’istallazione collettiva Generous Nature, in cui il Belgio si propone a favore dello sviluppo sostenibile per la salvaguardia dell’ecosistema: foresta e natura diventano temi d’arredo, tavole da surf, giochi, abitacoli realizzati con legno riciclato, muschio e corteccia, trovate surreali ma affascinanti.
A Brera, un viaggio utopico nel mondo di Marc Ange, noto per le sue singolari installazioni che evocano ricordi di sogni infantili. Il designer italo-francese ha ideato An Extraordinary World, una installazione onirica che simula un viaggio esperienziale all’interno del suo utopico mondo, a palazzo Cusani, storico edificio settecentesco nel cuore del Brera District, dove movida e creatività non mancano. Al Silos di Giorgio Armani, in via Bergognone 40, da non perdere la mostra dedicata a Tadao Ando, in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi, che ripercorre l’intera carriera dell’archistar noto per la sua essenzialità e per le forme minimali dello spazio che dialogano con la storia, in armonia con il paesaggio. In Spazio Bergognone 26, si entra dentro lo schermo con Resonance, di Samsug Electronics, ideata per fare interagire tecnologia e mondo reale. Basterà varcare un dedalo di luci e colori per immergersi in una dimensione virtuale in cui anche i gesti semplici come parlare, respirare, parlare e toccare, diventano parte integrante dell’opera.
E, tra un evento e l’altro, nell’euforia del festival della creatività, anche quest’anno, il Salone del Mobile. Milano ha assegnato un Premio Speciale alla carriera a Mario Bellini, progettista milanese poliedrico e innovativo, noto per arredi e oggetti che sono diventati icone, come il prototipo della Logos 68, calcolatrice elettrica da tavolo realizzata da Olivetti nel 1973, in mostra nel nuovo Museo del Design italiano 1946-81, alla Triennale a Milano. Un premio significativo, un giusto riconoscimento alla sua creatività e al suo talento, alla sua audacia nel dare forma a idee tradotte in prodotti e architetture che hanno incarnato lo spirito del tempo che le ha prodotte. (Jacqueline Ceresoli)

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