18 aprile 2019

Due nuove sedi per Fondazione Pistoia Musei. Che rilancia con la grande arte italiana

 

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Dopo l’acquisizione dell’Antico Palazzo dei Vescovi, con la Fondazione Caript e Intesa Sanpaolo, la Fondazione Pistoia Musei inaugura due delle sue sedi espositive: il cinquecentesco Palazzo Buontalenti e il settecentesco Palazzo de’ Rossi. Il prossimo settembre, l’inaugurazione di San Salvatore, quarto degli edifici del sistema museale. 
«L’iniziativa prende spunto dal 2017: anno in cui Pistoia è stata capitale della cultura italiana – ha detto Luca Iozzelli, Presidente della Fondazione Caript e CEO Fondazione Pistoia Musei-Pistoia Eventi Culturali – e con questa spinta mediatica, bisogna continuare a tenerla sotto i riflettori», creando una «rete di occasioni per visitare la città». In Palazzo Buontalenti, deputato a mostre temporanee, le opere selezionate della collezione Intesa Sanpaolo: “Italia Moderna 1945-1975. Dalla Ricostruzione alla Contestazione”. «Opere che hanno riconoscibilità internazionale – ha commentato Michele Coppola, Direttore Centrale Arte, Cultura e Beni Storici Intesa San Paolo – e storie che in Italia sono pezzi di territorio, arte e nostra identità». Non solo degli eccezionali Burri, Manzoni, Fontana, Baj, «Perché gli artisti non sono isolati, hanno bisogno di rapporti intrecciati – ha detto Marco Meneguzzo, curatore della mostra – quindi abbiamo bisogno di far vedere tante altre opere, 140 nomi» attraverso i quali «ci renderemo conto che gli anni ’50 sono una miniera dal tessuto artistico incredibile». 
In Palazzo de’ Rossi, sede della fondazione Caript, Pistoia Novecento 1900-1945, la collezione permanente arricchita da altre opere in comodato di Intesa Sanpaolo. Un cenacolo di artisti che su Pistoia soffia simbolismo, futurismo, delicate nature morte; pittori straordinari che concorrono ai più alti ranghi della storia dell’arte, tali per cui la città «rivendica autenticità e originalità» ha spiegato la curatrice, Annamaria Iacuzzi. Un Marino Marini inedito, Galileo Chini, Michelucci, Costetti ma anche Andrea Lippi, Mario Nannini. «Un momento storico importante, che non tutte le città possono vantare» ha detto Philip Rylands, Direttore Emerito della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e Direttore Scientifico di Fondazione Pistoia Musei, oltreché curatore di questa mostra, che ha espresso giubilo per la collaborazione feconda e professionale che ha riscontrato in questi mesi. Se a proposito della città, Piero Bigongiari scriveva che «Si ha l’impressione di una stella caduta sulla terra, ma che di questo cosmico cataclisma nessuno si sia accorto.», oggi possiamo dire lo stesso? (Achille Falco
In alto: Costantino Nivola, Mater Mediterranea, 1981 ca. Collezione Intesa Sanpaolo

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