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Il 25 maggio sarà inaugurata la prima edizione della Biennale di Oslo, che si protrarrà per ben cinque anni, fino al 2024, proponendo vari progetti artistici, tra workshop, concerti, letture, simposi e spettacoli, negli spazi pubblici della città. Finanziata e ideata dall’Agenzia degli Affari Culturali della città di Oslo, osloBIENNALEN sarà curata da Eva González-Sancho Bodero e Per Gunnar Eeg-Tverbakk, che nel 2015 si erano occupati del progetto sperimentale OSLO PILOT, il cui successo è alla base della nascita di questa nuova iniziativa. Il format di questo progetto sarà tutto nuovo: trattandosi di arte esposta in spazi pubblici, accessibile e gratuita per tutti, è necessario approcciarsi alla manifestazione in modo diverso da come si farebbe se si trattasse di un’esposizione in un museo.
«La città di Oslo ha una tradizione di lunga data nel sostenere l’arte nello spazio pubblico ed è una delle nostre priorità trovare nuovi modi per connettere le arti e il pubblico in generale. La visione curatoriale di questa prima edizione pone le premesse per un programma quinquennale che si evolve attraverso una serie di collaborazioni con artisti e organizzazioni partner, invitando a ripensare ed esplorare gli spazi pubblici di Oslo attraverso la produzione e l’esposizione di opere d’arte», ha spiegato il direttore esecutivo della BIENNALEN, Ole G. Slyngstadli.
Nel corso di questi cinque anni, il programma della manifestazione sarà annunciato a intervalli regolari, formandosi in itinere. Per il 2019, intanto, sono stati previsti e annunciati i progetti di 26 artisti, sia norvegesi che internazionali. La manifestazione, infatti, vuole superare i confini del Paese, ricercando partnership anche all’estero e, tra queste, vedremo anche il coinvolgimento dell’Accademia delle Belle Arti di Brera. (Lucrezia Cirri)