19 aprile 2019

Giuseppefraugallery a Laveronica, Modica

 

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A Modica, alla Galleria Laveronica, inaugura oggi, 20 aprile, la mostra del collettivo sardo Giuseppefraugallery (Eleonora Di  Marino, Pino Giampà, Riccardo Oi, DavidePorcedda), preceduta dalla “Processione delle Pietre”, che coinvolge associazioni del luogo, artisti e pubblico, in una performance collettiva che sottolinea l’importanza delle realtà locali e della collaborazione tra soggetti diversi. La presenza del collettivo Giuseppefraugallery, si inserisce nel progetto “Pro loco”, un’ampia iniziativa che per un anno la galleria Laveronica ha rivolto alle realtà artistiche che operano in specifici territori.
Abbiamo posto alcune domande su tutto questo a Corrado Gugliotta e Sveva D’Antonio, galleristi di Laveronica.  
Come è nato il progetto che inaugura oggi e come è strutturato?  
«La mostra è nata dal dialogo con il collettivo Giuseppefraugallery che autonomamente si è messo in contatto con le associazioni modicane per sviluppare un progetto che parlasse del territorio e delle realtà locali che sopravvivono all’appiattimento della globalizzazione.
La mostra in realtà si svilupperà in due momenti. Il primo vede i rappresentanti delle diverse associazioni coinvolti nella “Processione delle Pietre”.
I rappresentanti a coppie trasporteranno le pietre di Modica con l’ausilio di cinghie che permetteranno non solo il sollevamento e lo spostamento di pietre più pesanti e voluminose rispetto ad un semplice trasporto a mani nude ma, essendo progettate per un utilizzo in gruppi di due, evidenzieranno l’aspetto collaborativo dell’operazione. 
Il percorso attraverserà la città di Modica per arrivare al luogo pubblico per eccellenza: la piazza. Qui, i partecipanti, seduti sugli stessi massi che avranno trasportato, si racconteranno e si scambieranno saperi ed esperienze, in dialogo con il resto della popolazione.
La seconda parte vede la galleria Laveronica custode dell’esperienza: lo spazio espositivo ospiterà la documentazione delle fasi di lavoro preliminari e della performance, accompagnata dai ritratti e i contributi delle persone coinvolte. Sarà inoltre presente un racconto dei dieci anni del collettivo Giuseppefraugallery, fatto di foto, manifesti, video ed altri oggetti significativi per la sua storia».
Ci potete riassumere, in estrema sintesi, la ricerca del collettivo Giuseppefraugallery?
«Il collettivo Giuseppefraugallery (Eleonora Di Marino, Pino Giampà, Riccardo Oi, Davide Porcedda) nasce nel 2009 in un territorio colpito da una forte crisi economica, sociale, ambientale e culturale: il Sulcis Iglesiente, nel Sud-Ovest della Sardegna. Devastato da uno sfruttamento intensivo delle risorse dovuto all’attività mineraria prima e industriale poi, responsabili dell’avvelenamento della terra, dell’acqua e dell’aria, vede la chiusura e delocalizzazione di numerose fabbriche, che lascia inattiva una moltitudine di cassaintegrati. Il collasso di un modello di sviluppo secolare, obsoleto, non poteva che tradursi in un’opportunità: il sogno delle bonifiche, della riconversione culturale, ha guidato le migliori esperienze emerse dal territorio. Da qui la necessità di creare un presidio per l’arte contemporanea, strumento potente per rileggere il passato ed immaginare il futuro. Il collettivo si è occupato delle principali vertenze del territorio e di far emergere quelle sommerse, tentando di dare alla comunità degli strumenti utili per affrontare con occhio critico e non passivo le trasformazioni in atto. Dalla sua prima azione, che lo ha visto intervenire direttamente nella riscrittura di una tradizione popolare ormai perduta, il Carnevale di Iglesias, alla scesa in campo politica per portare avanti l’idea della cultura come matrice di un nuovo modello di sviluppo, al sostegno agli operai nella loro lotta per la riconversione, alle opere volte a sensibilizzare la popolazione ai temi dello sviluppo sostenibile e la salvaguardia dell’ambiente, sino alla creazione di una Scuola Civica d’Arte Contemporanea, il collettivo agisce attraversando i campi dell’arte e dell’attivismo, sperimentando nuove forme di resilienza e resistenza culturale, ponendosi l’obiettivo di incidere sulla realtà portando le comunità a pensare forme di sviluppo alternative ed innovative».
Come si inserisce questa mostra nella programmazione della Galleria Laveronica? Quali saranno le prossime mostre?
«La mostra “La Processione delle Pietre” del collettivo Giuseppefraugallery, s’inserisce nell’ambito del progetto “Pro loco”. Il progetto “Pro loco” nasce dall’incontro con una serie di realtà artistiche che hanno operato in specifici territori costituendosi come nuclei di resistenza e facendo dell’uso della piccola scala una modalità operativa. Per un anno la galleria si è trasformata in uno spazio che racconta questi incontri e dà voce a queste realtà attraverso una serie di mostre, concerti, presentazioni di libri e workshop in dialogo con la comunità locale. Abbiamo avuto il piacere di ospitare, tra gli altri, il gruppo operaio ‘E Zezi, formazione musicale nata negli anni settanta nella fabbrica dell’Alfa Sud di Pomigliano D’Arco in collaborazione con Marinella Senatore; Gino Gianuizzi che ha presentato l’archivio della galleria Neon da lui fondata a Bologna nel 1981. “Pro loco” si concluderà ad agosto del 2019 riproponendo la mostra di un solo giorno “Wherever centro ricreativo di quartiere” del pittore ispicese Francesco Lauretta già presentata in galleria nel 2008.  Dopo Ferragosto la galleria riprenderà il programma di mostre con gli artisti della galleria. Inizieremo con una mostra personale dell’artista croato Igor Grubic che presenterà in galleria parte del lavoro esposto durante la biennale di Venezia per il padiglione croato». (Silvia Conta)
Giuseppefraugallery
“La processione delle pietre”
Dal 20 aprile al 31 luglio 2019
Galleria Laveronica
Via Grimaldi 93, Modica (RG)
Opening: 20 aprile 2019, alle 18.30
Orari: dal martedì al sabato, dalle 10.00 alle 13.00
 e dalle 16.00 alle 20.00

 
www.gallerialaveronica.it, info@gallerialaveronica.it 

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