Sabato 11 e domenica 12 maggio, torna OHR-Open House Roma, l’evento pubblico e gratuito che, annualmente, apre le porte di moltissimi edifici capitolini, noti per le loro caratteristiche architettoniche. Questa possibilità di accesso, del resto, è il tratto distintivo del format internazionale di Open House Worldwide, fondato a Londra nel 1992, a cui OHR aderisce.
Dopo il successo di OHR 2018, con le sue oltre 50mila visite, questa ottava edizione sceglie come tema principale l’Utilitas, considerata da Vitruvio uno dei requisiti fondamentali dell’architettura, insieme alla Firmitas e alla Venustas. L’argomento è stato scelto sulla scia del dibattito che ha visto molte importanti personalità del settore, fra cui anche Vittorio Sgarbi, schierarsi contro il progetto di Labics per il nuovo Padiglione del Palazzo dei Diamanti di Ferrara, e vuole invitare a riflettere su quanto gli spazi si trasformino nel tempo, in base ai bisogni, in continuo mutamento, dei fruitori.
Al riguardo, Davide Paterna, Direttore di Open House Roma, ha affermato: ‹‹Siamo convinti che guardare all’uso che si fa dell’architettura significhi rispondere ai bisogni urbani contemporanei: in questo senso riteniamo Utilitas un tema attuale e urgente, su cui è necessario soffermarsi. L’architettura è progettata per servire l’uomo, e non viceversa››.
L’edizione di questo weekend, con un programma che include 180 siti, 50 eventi e 15 tour, si presenta più ricca anche grazie a Rooms, il nuovo progetto editoriale, nato dalla collaborazione con il portale Cieloterradesign, volto a raccontare la storia di molti luoghi della Capitale ormai inaccessibili o lasciati nell’ombra, per cercare di rendere loro la visibilità che meritano. Fra i siti più significativi di questa ottava edizione vale la pena ricordare la Città dello Sport a Tor Vergata (incompiuta), il palazzo della Civiltà Italiana, la Biblioteca Hertziana, quella Lateranense e la Città del Sole di Labics, esempio di architettura residenziale contemporanea.
